I principali contributi dell’Italia durante la Conferenza.
41a sessione della Conferenza Generale dell’UNESCO (9-24 novembre 2021)
La Conferenza Generale dell’UNESCO, che riunisce tutti gli Stati membri (193) ogni due anni, è l’organo sovrano dell’Organizzazione. La 41a sessione si è tenuta a Parigi dal 9 al 24 novembre 2021. La Conferenza è stata anzitutto chiamata ad eleggere il Direttore Generale che guiderà l’Organizzazione per il prossimo quadriennio, su indicazione del Consiglio Esecutivo: Audrey Azoulay, Direttrice Generale uscente, è stata confermata nel ruolo, con un vasto consenso e con il sostegno generale degli Stati Membri.
Sul piano normativo, la Conferenza Generale ha approvato due Raccomandazioni: una sulla Scienza Aperta e un’altra sui Principi etici dell’Intelligenza Artificiale. Alla stesura di quest’ultima hanno attivamente e proficuamente partecipato due esperti italiani, la Prof.ssa Paola Pisano e il Prof. Amedeo Santosuosso.
Il 10 novembre è stato presentato il Rapporto sul Futuro dell’Educazione e si è tenuto il segmento di Alto Livello del Global Education Meeting 2021, al quale ha partecipato anche il nostro Ministro dell’Istruzione, prof. Patrizio Bianchi, su invito dell’ADG Educazione dell’UNESCO, Stefania Giannini. Nel suo intervento, il Ministro si è soffermato sul ruolo chiave dell’istruzione per superare le sfide globali, ambientali, economiche e sociali, e ha richiamato i Paesi membri alla necessità di investire maggiori risorse umane e finanziarie a favore dell’educazione, attraverso il coordinamento dell’UNESCO. Al termine dell’incontro i Paesi membri hanno adottato la “Dichiarazione di Parigi”, che garantisce l’impegno a sostenere finanziariamente un’istruzione inclusiva e di qualità e opportunità di apprendimento permanente per tutti.
Dal 10 al 15 novembre si è svolta la Sessione di Politica Generale, durante la quale i Capi Delegazione hanno pronunciato i discorsi nazionali. Per l’Italia è intervenuto il giorno 11 novembre il SS Della Vedova, ponendo l’accento sul ruolo dell’UNESCO e dei suoi ambiti di azione – cultura, educazione, scienza, comunicazione e informazione – per fronteggiare le sfide globali della transizione digitale e energetica e della ripresa dalla pandemia. Il Sotto-Segretario ha anche ricordato l’impegno dell’Italia nella protezione del patrimonio culturale e ambientale, confermato dalla candidatura del nostro paese al Comitato del patrimonio mondiale dell’UNESCO e dal suo ruolo di ospite e co-organizzatore dell’evento celebrativo del cinquantesimo anniversario della Convenzione sul patrimonio mondiale, che si terrà a Firenze nel 2022.
Il 12 novembre ha avuto luogo il segmento di Alto Livello per celebrare il 75mo anniversario dell’Organizzazione. La celebrazione, alla quale hanno partecipato circa trenta Capi di Stato e di Governo e dodici Ministri degli Esteri, ha confermato la capacità di attrazione dell’UNESCO quale piattaforma multilaterale, in particolare nella fase di definizione del ritorno alla normalità post-pandemia. La partecipazione del Ministro Di Maio ha confermato ancora una volta il ruolo dell’Italia nell’Organizzazione e la nostra piena adesione ai suoi valori e principi.