Le candidature italiane di “Padova Urbs Picta” e “I Portici di Bologna”. Venezia potrebbe essere iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo.
Al via la 44a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
Dal 16 al 31 luglio prossimi si svolgerà la 44a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, inizialmente prevista per i giorni 29 giugno-9 luglio 2020 a Fuzhou, capoluogo della provincia di Fujian nella Cina orientale, e rimandata a causa della pandemia di Covid-19.
La cerimonia di apertura si terrà in presenza a Fuzhou, con la partecipazione del Direttore Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, mentre i successivi lavori del Comitato si svolgeranno online, presieduti da Tian Xuejun, Vice Ministro cinese dell’Educazione e Presidente della Commissione Nazionale per l’Unesco della Cina. La 44a sessione sarà una sessione estesa, la cui agenda combinerà quanto previsto per le riunioni del 2020 e del 2021.
Per quanto riguarda le nuove iscrizioni nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, saranno esaminate 45 candidature.
Per il ciclo 2019-2020 l’Italia presenta la candidatura di “Padova Urbs picta. Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del Trecento”; è inoltre parte della candidatura transnazionale “Grandi città termali d’Europa”, che include undici siti termali in Europa: Montecatini Terme è la componente italiana. Per entrambe le candidature l’International Council on Monuments and Sites (ICOMOS), organo consultivo della Convenzione del 1972, ha espresso un giudizio tecnico favorevole all’iscrizione.
Per il ciclo 2020-2021, l’Italia presenta invece la candidatura de “I Portici di Bologna”, che tuttavia sarà verosimilmente riformulata in vista di una futura ri-presentazione.
Il nostro paese figura inoltre tra i Paesi proponenti della seconda estensione dell’iscrizione delle “Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”, che ha ricevuto un giudizio tecnico positivo da parte dell’International Union for the Conservation of Nature (IUCN).
I riflettori saranno puntati anche su “Venezia e la sua Laguna”: il Comitato è chiamato a esprimersi in merito alla proposta di ICOMOS di iscrivere il sito nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo, unitamente ad altri 6 Siti Unesco: Valle di Kathmandu; Budapest e Rive del Danubio; Regione di Ohrid (Albania e Macedonia del Nord); Complesso di W-Arly-Pendjari (Benin, Burkina Faso, Niger); Grande Barriera Corallina (Australia); Vulcani della Kamchatka (Federazione Russa).
Questa possibile decisione conferma l’urgenza di adottare misure efficaci per contrastare i problemi che da lungo tempo minacciano il “Valore Universale Eccezionale” di Venezia, come l’impatto negativo dell’over-tourism e del passaggio delle grandi navi nella laguna, nonché le carenze nel coordinamento tra i vari livelli di gestione del sito.
L’Italia, che attualmente non è membro del Comitato, parteciperà ai lavori in qualità di Stato parte osservatore.