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File salvata dalle acque. Gli archivi di un’impresa straordinaria
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File salvata dalle acque. Gli archivi di un’impresa straordinaria

Categorie: Archeologia e Patrimonio

Quarantesimo anniversario del salvataggio dei monumenti di File.

File. (c) Archivi di Egittologia Università degli Studi di Milano
File. (c) Archivi di Egittologia Università degli Studi di Milano

In occasione dei 40 anni dal salvataggio dei monumenti di File in Egitto l’Ambasciata d’Italia al Cairo, insieme all’Università degli Studi di Milano, ha organizzato l’evento “File salvata dalle acque. Alla Statale gli archivi di un’impresa straordinaria” (Milano, 21 settembre 2021).

Come è stato evidenziato nel corso dell’evento, l’intervento italiano di salvataggio, inserito nell’ambito di una Campagna dell’UNESCO (1960-1980), ha rappresentato un momento importante della collaborazione italo-egiziana e venne compiuto, nel caso di File, dalle Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA e Mazzi Estero.

L’impresa aveva lo scopo di trasferire e preservare i monumenti di File e di altre zone della Nubia, come quelli di Abu Simbel, minacciati dall’innalzamento delle acque dovuto alla costruzione della diga di Assuan.

Nell’ambito della manifestazione è stata celebrata anche l’acquisizione, da parte dell’ateneo milanese, dell’archivio su File donato dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA e rappresentata per l’occasione dal Commissario straordinario dott. Matteo Uggetti.

L’importanza di tale acquisizione e degli studi che ne deriveranno è stata sottolineata nell’intervento del Rettore dell’Università, Prof. Elio Franzini, mentre la prof.ssa Maria Pia Abbracchio, Prorettore, ha avuto modo di evidenziare il ruolo dell’Italia in ambito di cooperazione internazionale.

La preminenza del ruolo dell’Italia in ambito di cooperazione è stata approfondita dall’Ambasciatore d’Italia al Cairo, S.E. Giampaolo Cantini, che, intervenendo on-line, ha contestualizzato storicamente la collaborazione italo-egiziana nel più ampio contesto dell’abilità italiana nel relazionarsi con le nascenti nazioni africane dell’epoca. Proprio il settore della conservazione e tutela dei beni culturali, con le imprese dei siti UNESCO di File e di Abu Simbel, ben rappresenta la capacità italiana di collaborare a livello internazionale tanto che, ancora oggi, l’Egitto vede la presenza di numerose missioni archeologiche italiane, molte delle quali cofinanziate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e testimonianza dell’antica tradizione di attività italiane in Egitto.

La manifestazione è stata occasione, inoltre, per la presentazione del volume “File, la Perla del Nilo salvata dalle acque. Il contributo dell’Italia” edito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, rappresentato dal Presidente prof. Antonio Palma, e curato dall’Ambasciata d’Italia. L’opera è stata introdotta dalla prof.ssa Giuseppina Capriotti Vittozzi, esperto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale presso il Centro Archeologico dell’Istituto Italiano di Cultura al Cairo, che ha curato scientificamente la pubblicazione raccogliendo contributi di specialisti italiani ed egiziani e pubblicando ampia documentazione inedita con numerose immagini dell’epoca provenienti dall’archivio della Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA e da altre raccolte istituzionali e private.

Al termine dell’evento è stata proiettata un’edizione breve del video “Egyptian-Italian Cooperation for the Preservation of the Egyptian Cultural Heritage” prodotto dall’Ambasciata d’Italia in occasione del quarantennale di File.

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File. Archivi di Egittologia Università degli Studi di Milano

File. (c) Archivi di Egittologia Università degli Studi di Milano

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