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Il contributo italiano nella decifrazione dell’elamico lineare
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Il contributo italiano nella decifrazione dell’elamico lineare

Categorie: Archeologia e Patrimonio

Importante scoperta nell’ambito di una scrittura usata oltre quattromila anni fa.

COVER Iscrizione in elamico lineare su coppa dargento decorata (XXI sec. a.C.) dettaglio (www.asor.org)_Inscription in Linear Elamite on decorated silver c

A svelare il significato dei simboli grafici della scrittura elamica lineare è stata una ricerca che vede coinvolto anche un docente dell’Università di Bologna, Prof. Gianni Marchesi, professore di Assiriologia al Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, che collabora con le Missioni archeologiche a Karkemish (Turchia) e Ninive (Iraq), dirette dal Prof. Nicolò Marchetti (Università di Bologna) e cofinanziate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

La scrittura lineare elamita fu usata nell’Iran meridionale tra la fine del III e l’inizio del II millennio a.C. (2300–1880 a.C. circa) dagli Elamiti (secondo la tradizione biblica, discendenti di Elam, uno dei nipoti di Noè). Questa scrittura viene scoperta nel 1903, quando gli scavi francesi nella città di Susa, nell’Iran sud-occidentale, riportano alla luce i primi documenti scritti che si distinguevano da quelli compilati in scrittura cuneiforme, come noto, di origine mesopotamica. Intorno al 1900 a.C., i testi in lingua elamica vengono soppiantati dal cuneiforme mesopotamico nella documentazione. Grazie alla compresenza e all’uso di due differenti sistemi di scrittura (elamico lineare e cuneiformeper notare la stessa lingua (l’elamico) è stata possibile la decifrazione dell’elamico lineare. Vale la pena citare, tra i numerosi tentativi precedenti di decifrazione, quello del linguista Piero Meriggi.

Nel 2018, la pubblicazione di otto bicchieri d’argento con iscrizione ha fornito i materiali e lo spunto per un nuovo tentativo, da parte di un gruppo internazionale di cinque studiosi, che oltre a Marchesi, include Gian Pietro Basello (Università di Napoli “L’Orientale”), François Desset (Università di Teheran e CNRS team Archéorient [UMR 5133], Maison de l’Orient et de la Méditerranée, Lione), Matthieu Kervran (ricercatore indipendente che vive in Francia) e Kambiz Tabibzadeh (Eastern Kentucky University). Le ricerche condotte hanno ricevuto riscontri positivi da parte dei maggiori studiosi internazionali, e hanno portato a un più recente contributo (“The Decipherment of Linear Elamite Writing”, 2022), presentato sullo Zeitschrift für Assyriologie und Vorderasiatische Archäologie.

Per la prima volta viene fatta una descrizione e un’analisi completa dell’elamita lineare, insieme a una discussione sulla fonologia elamita e sulla tendenza a usare due tipi di scrittura, specialmente nella prima fase di documentazione (per esempio, iscrizioni incise su monumenti di Susa risalenti al XXII secolo a.C.). Le iscrizioni dei bicchieri in argento sono state confrontate anche con iscrizioni in cuneiforme e in lingua accadica o elamica, presenti in un secondo gruppo di coppe d’argento. L’accadico, di cui il babilonese rappresenta un dialetto successivo, è una lingua semitica ben nota agli studiosi dalla seconda metà del XIX secolo.

Attraverso il confronto tra i testi nelle due forme di scrittura – che, pur non essendo identici tra loro, mostrano delle strutture molto standardizzate – è stato possibile identificare non solo singole parole, ma anche intere frasi scritte in scrittura elamica lineare e in lingua elamica. Dallo studio comparativo dei nomi propri di alcune frasi (per esempio, “C’era un re di nome Puzur-Sushinak e un dio chiamato Insushinak”) è stato possibile ottenere i valori fonetici di nove segni dell’elamico lineare, utilizzati a loro volta per identificare altri nomi e ottenere ulteriori valori fonetici (72 simboli grafici, più del 95% dei segni conosciuti). Questo procedimento ha anche confermato che la lingua della scrittura elamica lineare fosse effettivamente l’elamico, o meglio, una forma molto arcaica di tale lingua, denominata antico elamico.

A seguito di queste scoperte, gli studiosi hanno tradotto gli oltre quaranta testi in elamico lineare finora noti. L’edizione integrale è, infatti,  in corso di stampa a Bologna nella serie open accessOrientLab Series Maior.  La decifrazione ha permesso di definire quanto l’elamico lineare fosse diverso rispetto a sistemi di scrittura coevi (cuneiforme mesopotamico o geroglifico egiziano). Non si tratta, infatti, di un sistema logo-sillabico, in cui i simboli grafici rappresentano sia sillabe sia intere parole, bensì di un tipo di scrittura completamente fonetico e, in quanto tale, rappresenta l’esempio più antico di scrittura di tal genere. Pur non diventando l’elamico lineare una scrittura puramente alfabetica, i suoi simboli rappresentano vocali, consonanti, o sillabe formate dall’unione di una consonante con una vocale (ad esempio ba, be, bi, etc.).

L’elamico rappresenta, comunque, una delle lingue più antiche della storia dell’umanità che siano giunte fino a noi, per la quale non è stato possibile stabilire alcuna parentela linguistica (idioma isolato). La decifrazione della scrittura ha permesso, d’altra parte, di comprendere vari aspetti inediti di tale lingua. La speranza ora è che nuovi scavi in Iran possano portare alla luce altri testi in elamico lineare che permettano di completare l’opera. Si auspica che questo avanzamento dello stato della ricerca possa gettare le basi per la futura comprensione di un’altra scrittura, “antenata” dell’elamico lineare, il cosiddetto proto-elamico, usato in Iran negli ultimi secoli del IV millennio a.C., contemporaneamente al proto-cuneiforme in Mesopotamia e ai primi geroglifici in Egitto.

 

Gallery

Monumento da Susa con iscrizioni in elamico lineare (a sinistra) e cuneiforme (a destra) (www.asor.org)_Monument from Susa with inscriptions in Linear Elami

Monumento da Susa con iscrizioni in elamico lineare (a sinistra) e cuneiforme (a destra) (www.asor.org)_Monument from Susa with inscriptions in Linear Elami

Testo in lingua elamica scritto sia in elamico lineare che in cuneiforme (prima metà del XVIII sec. a.C.) (www.asor.org)_Elamite text written in both Linear

Testo in lingua elamica scritto sia in elamico lineare che in cuneiforme (prima metà del XVIII sec. a.C.) (www.asor.org)_Elamite text written in both Linear

Vaso d'argento con iscrizione in elamico lineare del re elamita Pala-ishan (Foto François Desset)_Silver vase with Linear Elamite inscription of the Elamite

Vaso d'argento con iscrizione in elamico lineare del re elamita Pala-ishan (Foto François Desset)_Silver vase with Linear Elamite inscription of the Elamite

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