Gli archeologi e i restauratori del Progetto Archeologico Regionale Terra di Ninive (PARTeN) inaugurano il restauro del Grande Rilievo di Sennacherib a Khinis, nel Kurdistan iracheno, alla presenza delle autorità locali e italiane.
In Iraq inaugurato il Grande Rilievo di Sennacherib
Giovedì 12 Ottobre 2023 presso il sito di Khinis (Governatorato di Duhok, Regione del Kurdistan iracheno) è stato inaugurato il restauro del Grande Rilievo di Sennacherib. Le attività di conservazione, documentazione e studio sono state condotte da una squadra di restauratori e archeologi dell’Università di Udine (Progetto PARTeN) impegnati da circa due mesi nella regione.
Opera del re assiro Sennacherib (704-681 a.C.), il complesso archeologico di Khinis racchiude una serie di monumenti unici e straordinari che risalgono all’epoca assira. In particolare, il Grande Rilievo, che misura circa 9 x 9 metri, è il più grande rilievo rupestre assiro mai scolpito e anche il più grande rilievo presente nella regione. Nel rilievo sono raffigurate le più importanti divinità di Assiria, Assur e sua moglie Mullissu, affiancati dalla figura del sovrano scolpita su entrambi i lati delle figure divine. Questo monumentale rilievo, che fu scolpito davanti all’imboccatura di un canale d’irrigazione assiro che portava le acque del fiume Gomel alla capitale di Sennacherib, l’antica Ninive (moderna Mosul), aveva lo scopo di celebrare la creazione del canale e la trasformazione del paesaggio naturale in un paesaggio irriguo voluta dal sovrano.
Nello scenario della meravigliosa gola montuosa in cui si inserisce il complesso archeologico, l’Università di Udine e la Direzione delle Antichità di Duhok hanno organizzato un evento aperto al pubblico con lo scopo di celebrare il restauro di uno dei suoi più importanti monumenti. All’inaugurazione hanno preso parte Sasan Awni, Ministro delle Municipalità e del Turismo del KRG; Ali Tatar, Governatore di Duhok; Maurizio Greganti, Ambasciatore italiano a Baghdad; Keifi Ali, Direttore Generale delle Antichità del KRG; Bekas Jamaluddin Hasan, Direttore delle Antichità di Duhok; Michele Camerota, Console italiano a Erbil; Ketta Grazia, Rappresentate dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS); Daniele Morandi Bonacossi, Professore di Archeologia dell’Asia occidentale presso il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine e Direttore del progetto; Francesca Simi, Ricercatrice di Archeologia dell’Asia occidentale presso il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine e Vice-direttrice del progetto.
L’inaugurazione rappresenta solo il primo passo del più ampio progetto denominato “Sennacherib’s Archaeological Park” (SAP), finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha come obiettivo la creazione di un vasto parco archeologico nella regione di Duhok.
All’evento hanno partecipato centinaia di persone, in particolare giovani provenienti da Duhok e i villaggi circostanti il complesso archeologico. Tra i partecipanti erano anche presenti rappresentanti politici e religiosi delle tre comunità che convivono nella regione: musulmani, cristiani e yazidi.
Durante l’evento si è anche svolta la premiazione del “Khinis Art Award”, una competizione che ha coinvolto i principali Istituti di Belle Arti della provincia di Duhok e che è parte di un ampio progetto di coinvolgimento della cittadinanza nella conoscenza e protezione del patrimonio culturale del Kurdistan iracheno promossa dal progetto dell’Università di Udine.
A conclusione dell’evento è stato “svelato” il Grande Rilievo e tutti i presenti hanno potuto ammirare l’opera per la prima volta restaurata dopo 2700 anni da un team di esperti restauratori guidato da Isabella Finzi Contini.