Per la nostra rubrica Parliamo di Libri intervistiamo Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature e referente per la Casa delle Traduzioni a Roma.

Intervista a Simona Cives. La Casa delle Traduzioni e “Letterature Festival Internazionale di Roma”
a cura di Laura Pugno
Come racconterebbe la Casa delle Letterature e la Casa delle Traduzioni ai nostri lettori e lettrici in Italia all’estero?
La Casa delle Letterature e la Casa delle Traduzioni sono due biblioteche-centri culturali inserite nel sistema delle biblioteche di pubblica lettura della città di Roma e collocate nel centro storico, in contesti di grande bellezza.
La Casa delle Letterature, che ha sede all’interno del monumentale complesso dell’Oratorio dei Filippini progettato da Francesco Borromini, è una biblioteca con una spiccata vocazione per la letteratura del ventunesimo secolo. Oltre ai rinnovati servizi di consultazione e prestito, la biblioteca propone presentazioni di novità editoriali, seminari, convegni, esposizioni dedicate ad artisti nazionali e internazionali, valorizzando la contaminazione tra i generi e con una forte apertura al contemporaneo. La Casa delle Letterature è un punto di riferimento essenziale per la vita culturale della città. La sua collocazione in centro, la bellezza della sede, il prestigio dei suoi fondi librari, il ruolo che la stessa ha avuto nella produzione di elevati contenuti culturali anche in relazione al Festival Letterature, l’hanno resa una grande vetrina per tutto il mondo editoriale, a livello nazionale e internazionale.
La Casa delle Traduzioni, che quest’anno celebra il suo decennale, situata in via degli Avignonesi nei pressi di piazza Barberini, è un centro specializzato dedicato alla traduzione e alla promozione della letteratura italiana nel mondo. Una realtà unica nel panorama italiano, che si caratterizza per la presenza di una biblioteca specializzata ma soprattutto di una residenza riservata prevalentemente ai traduttori editoriali da e verso l’italiano e agli esperti di editoria e traduzione. Anche la Casa delle Traduzioni è luogo di numerose attività: presentazioni, seminari, circoli di lettura in lingua, ma soprattutto laboratori di traduzione per i professionisti del settore in una prospettiva di life-long learning.
In che modo il lavoro della Casa delle Traduzioni interagisce con gli Istituti Italiani di Cultura?
La Casa interagisce con gli Istituti italiani di Cultura condividendone la vocazione e l’impegno per la promozione della letteratura italiana nel mondo.
Con alcuni Istituti è stato avviato un rapporto di collaborazione che si sostanzia in una reciproca pubblicità delle iniziative avviate sul tema della traduzione e della diffusione dell’editoria italiana. Con altri, sono state realizzate invece attività concretamente condivise. Con l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, ad esempio, è stato ideato un premio per la traduzione dall’italiano in spagnolo. Della prima edizione, tenutasi nel 2019, il vincitore è stato Carlos Gumpert, professionista di grande esperienza che ha curato la traduzione in spagnolo di M. Il figlio del secolo, di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019. Con l’Istituto di Città del Messico da qualche anno la Casa delle Traduzioni collabora all’organizzazione del Premio “M’illumino d’immenso”, per la migliore traduzione di componimenti poetici in lingua italiana. In entrambi i casi i traduttori selezionati vengono premiati con un periodo di soggiorno in residenza.
A luglio ci sarà la nuova edizione, la prima post-pandemia di Letterature – Festival Internazionale di Roma, che negli anni ha sviluppato una forte vocazione internazionale. Come conta di proseguire su questa strada e di sviluppare il dialogo tra autori italiani e autori stranieri?
Il Letterature Festival Internazionale di Roma è la storica manifestazione della Capitale promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale e da Biblioteche di Roma. Giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, in fase di post-pandemia si presenterà con un format completamente rinnovato.
La manifestazione si terrà dal 21 al 25 luglio presso una sede di eccezione per il valore storico-artistico e culturale, quale lo Stadio Palatino del Parco Archeologico del Colosseo. Durante le cinque giornate l’area si trasformerà in una prestigiosa vetrina delle più interessanti e originali novità editoriali della scena letteraria contemporanea, nazionale e internazionale. Il titolo dell’edizione 2021 sarà, secondo l’ispirazione sollecitata dal momento straordinario che stiamo vivendo, Leggere il mondo. La rassegna chiederà a tante voci, non solo della letteratura e della poesia, di portare la loro esperienza e la loro interpretazione sul cambiamento profondo subito dalla nostra vita e dalle nostre relazioni a causa della pandemia. Autori italiani e stranieri si alterneranno con i loro inediti sul palco del Festival creando un dialogo continuo tra Italia e mondo all’insegna della parola letteraria.