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Modena e Como Città Creative dell’UNESCO
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Modena e Como Città Creative dell’UNESCO

Categorie: Cultura e creatività -Archeologia e Patrimonio

Due nuovi riconoscimenti UNESCO per l’Italia.

Foto Comune di Modena
Foto Comune di Modena

Modena e Como sono tra le 49 nuove Città Creative designate dalla Direttrice Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay. La Rete Città Creative dell’UNESCO è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione internazionale tra le città che hanno identificato la creatività e l’industria culturale come elemento strategico per lo sviluppo sostenibile. Annovera attualmente 295 città in 90 paesi ed è divisa in sette settori creativi: Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema. Modena e Como, designate rispettivamente per i settori Media Arts e Artigianato e Arte Popolare, portano a 13 il numero delle Città Creative italiane.

Modena è la prima Città Creativa italiana scelta per rappresentare la categoria Media Arts. I progetti che hanno permesso il successo della candidatura si caratterizzano per la stretta contaminazione tra le innovazioni digitali e differenti linguaggi artistici e culturali: arti figurative, musica, teatro, danza; attraverso l’ideazione di nuovi contenitori culturali, promuovono un dialogo sempre più vivace tra creatività, saperi umanistici e scientifici.

Como è stata designata Città Creativa Unesco per l’Artigianato e l’Arte Popolare grazie alla propria esperienza nella lavorazione tessile, una delle espressioni più rilevanti della Cultura del Fare e del made in Italy, che costituisce un immenso patrimonio di esperienze, competenze tecniche e artistiche tramandate da generazioni e migliorate grazie ad una forte spinta all’innovazione. La città presta grande attenzione ai temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale nel settore tessile e l’uguaglianza di genere, considerando l’elevato numero di donne impiegate nel settore.

Dando il benvenuto ai nuovi membri della Rete, la Direttrice Generale Audrey Azoulay ha sottolineato l’importanza di sviluppare nuovi modelli urbani, con il coinvolgimento di architetti, urbanisti, paesaggisti e cittadini, ed ha sollecitato una maggiore cooperazione internazionale tra le Città Creative, in linea con i valori promossi dall’UNESCO.

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