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Nuove iscrizioni italiane nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO
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Nuove iscrizioni italiane nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO

Categorie: Cultura e creatività -Archeologia e Patrimonio

Approvate l’iscrizione del Monte Grappa come nuova “Riserva della Biosfera” e l’estensione della Riserva “Appennino Tosco-Emiliano”.

Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano

Il nostro straordinario patrimonio naturalistico ha ottenuto due nuovi e prestigiosi riconoscimenti da parte dell’UNESCO. Il 15 settembre la 33a Sessione del Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma “Uomo e Biosfera” dell’UNESCO (ICC-MAB), riunita in formato ibrido, online e ad Abuja (Nigeria), ha decretato l’inclusione del sito del “Monte Grappa” nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera e l’estensione della Riserva “Appennino Tosco Emiliano”, già parte del Network dal 2015.

La Rete delle Riserve della Biosfera comprende aree protette dal rilevante valore naturale, nelle quali vengono sperimentati modelli innovativi di sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di promuovere un rapporto più equilibrato tra le attività umane e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, e con il coinvolgimento di tutti gli attori presenti sul territorio, pubblici e privati. Attualmente fanno parte del Network 727 siti in 131 paesi.

L’iscrizione del sito del Monte Grappa porta a 20 il numero delle Riserve della Biosfera italiane. Situata in Veneto, la Riserva della Biosfera del Monte Grappa si estende per circa 66000 ettari e tutela il Massiccio del Grappa, stretto tra i fiumi Piave e Brenta, e le aree pedemontane e collinari che lo circondano: un patrimonio naturalistico e storico di grande valore tra la pianura padana e l’arco alpino sud-orientale. La candidatura è stata presentata da una vasta rete di soggetti promotori, che annovera 25 comuni e le 3 Province di Belluno, Treviso e Vicenza, coordinati dal Comune di Pieve del Grappa. Il sito è stato valutato come un “laboratorio di idee concrete e innovative”, in grado di generare green economy, economia circolare e responsabilità sociale delle imprese, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il Consiglio MAB ha approvato anche l’ampliamento della Riserva della Biosfera dell’ Appennino Tosco-Emiliano, proposto dall’omonimo Parco Nazionale. Situata tra Toscana ed Emilia Romagna, la Riserva è ora estesa anche alla Liguria, coprendo 500000 ettari e coinvolgendo 80 Comuni (di cui 46 nuovi) in 6 Province (Modena, Parma, Reggio Emilia, Lucca, Massa-Carrara e La Spezia). Si tratta di un’area montana che connette dal punto di vista geografico e climatico l’Europa continentale e l’Europa mediterranea e si caratterizza per la ricchezza della biodiversità e per l’elevata qualità dei servizi degli ecosistemi presenti. L’estensione della Riserva mira a sensibilizzare ulteriormente le comunità locali e a fornire nuove opportunità ai giovani, spingendoli a restare sul territorio.

Questi importanti risultati sono frutto di un lavoro pluridecennale coordinato dal Ministero della Transizione Ecologica, in collaborazione con il Comitato Nazionale Tecnico MAB e con i vari dicasteri e enti centrali in esso rappresentati, tra cui il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. L’iscrizione della Riserva del Monte Grappa e l’estensione della Riserva dell’Appennino Tosco-Emiliano confermano la necessità di incrementare gli sforzi nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico e promuovere un rapporto sempre più equilibrato tra uomo e ambiente.

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