Intervista con la Direttrice Valeria Rumori.
Riflettori su: Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles
A cura di Basilio Toth
La nostra rubrica Riflettori su continua con l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e la sua Direttrice.
Valeria Rumori dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles dal 2015, dopo esser stata responsabile di internazionalizzazione del sistema universitario italiano presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Addetto Reggente Interinale degli Istituti di San Francisco fino al 2009 e di Marsiglia fino al 2012. Al Ministero è stata responsabile di accordi e protocolli di cooperazione culturale e scientifica per l’Europa e il Nord America, e della Commissione per gli Scambi Culturali fra Italia e Stati Uniti – Commissione Fulbright. All’Istituto di Los Angeles ha creato nel 2017, con Davide Accomazzo, docente di Finanza presso la Pepperdine University, MEETItaly, progetto di networking e valorizzare del talento della comunita’ italiana ed italo-americana operante nella California del Sud nei settori di Media, Spettacolo, Economia, Tecnologia e Scienza.
Può tracciare, per le lettrici e i lettori di Italiana, un ritratto dell’Istituto Italiano di Cultura da lei diretto e della sua storia?
Le attività sono state avviate nel 1984 dalla sezione distaccata dell’Istituto di San Francisco. L’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles diventa autonomo nel 1993 e, dalla sede del Consolato, si trasferisce nel cuore di Westwood Village e del famoso campus della University of California Los Angeles (UCLA), nell’allora Centro Internazionale Studentesco dell’università. L’edificio è stato progettato nel 1963 dall’architetto Robert E. Alexander, partner di Richard Neutra, considerato uno dei principali esponenti del modernismo. Dal 1999 si sono succeduti quattro direttori fino alla mia direzione iniziata nel 2015. È un onore ed un privilegio dirigere uno degli Istituti più iconici ed importanti della rete statunitense.
Come racconterebbe la città e la sua scena culturale. Quali sono i più importanti rapporti di collaborazione che l’Istituto intrattiene con istituzioni ed operatori culturali?
La città è culturalmente molto ricca e vibrante. Los Angeles viene sempre associata al cinema ma non tutti forse sanno che vanta più musei, gallerie e teatri di qualsiasi altra città degli Stati Uniti, oltre ad avere una scena musicale ed artistica straordinaria. Fra i più prestigiosi operatori e spazi culturali con cui collaboriamo segnalerei il Getty Center, il Broad, il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) per l’arte, la Walt Disney Concert Hall e l’Hollywood Bowl per la musica, solo per citarne alcuni. La città degli Angeli è anche un punto di riferimento fondamentale per la street art e una delle destinazioni più ambite per la musica dal vivo, con una moltitudine di locali per artisti emergenti e talenti affermati, locali ed internazionali. The Strip dagli anni ’60 rappresenta uno dei più celebri palcoscenici mondiali. La nota Sunset Boulevard, con le sue quasi due miglia, divenne allora la mecca della “car cruising culture”, con la moltitudine di jazz clubs, locali e teatri dove sono nati talenti come Sonny e Cher e si sono esibiti i più grandi artisti americani da Chet Baker a The Doors, Eagles e Byrds ed internazionali negli storici Ciro’s, Trobadour, Filthy McNasty’s divenuto poi The Viper Room, Whisky a Go Go, El Rey, Pandora’s Box, meta del rock con i Beach Boys. Whisky A Go Go, parte del Rock and Roll Hall of Fame, rappresenta ancora oggi per il rock una destinazione di grande richiamo per artisti internazionali ed italiani come Caparezza, Elisa, Negrita e Zucchero o emergenti come il rocker milanese Alex Cole.
L’industria culturale e creativa ed il suo indotto sono il quarto settore finanziario che genera 115 miliardi l’anno nella sola Contea di LA, con impieghi prevalentemente nel cinema e televisione ed anche nel design, moda, arte, musica, letteratura, teatro, moda, architettura, con una produzione molto sperimentale e innovativa. L’Istituto si inserisce in questa vibrante scena internazionale presentando anche con le più rilevanti istituzioni accademiche, artistiche e culturali locali la più importante offerta di italianità della California del Sud.
In un contesto caratterizzato dalla Promozione Integrata dove tutte le componenti del “Sistema Italia” – cultura, economia, scienza e innovazione – contribuiscono e mirano al successo complessivo e specifico di una proposta ambiziosa nelle sue diverse sfaccettature, quali sono le migliori esperienze di questa Sede?
L’Istituto da sempre lavora in squadra con gli altri attori del Sistema Italia ed ha ancor più intensificato la collaborazione anche con azioni congiunte con i due Consolati a cui fa riferimento, Los Angeles e Houston. Grazie alla programmazione online si è ulteriormente migliorata la realizzazione di attività online co-presentate, abbreviando distanze geografiche e di fuso orario. Abbiamo organizzato numerose attività anche in coordinamento con l’Ambasciata di Washington e promosse con la rete degli Istituti degli Stati Uniti fin dall’inizio della pandemia.
Vorrei segnalare in particolare il successo della serie annuale dedicata a Raffaello 500, stimolata da questo Istituto ed organizzata con gli Istituti del Nord America nel 2020 e delle celebrazioni del 700mo di Dante durante il corso di quest’anno con gli Istituti statunitensi, ed ancora le celebrazioni di Sciascia, i festival cinematografici e la Festa della Musica con concerti di Fabrizio Gatto, Enrico Rava, e di Danilo Rea co-presentati ai pubblici delle rispettive coste est e ovest con gli IIC di San Francisco e Washington.
L’Istituto di Los Angeles ha organizzato quest’anno una speciale serie di letture dantesche inaugurata dal precedente Ambasciatore Varricchio, oltre a molteplici iniziative nel corso dell’anno che vedranno l’apice in ottobre con la Settimana della Lingua Italiana che verrà aperta con una lettura dantesca del noto attore italoamericano Joe Mantegna e vedrà la partecipazione dello scrittore Gianrico Carofiglio in tour nella nostra giurisdizione.
In apertura delle celebrazioni del 700mo del Sommo Poeta e in collaborazione con il Festival Filming Italy Los Angeles, hanno letto Dante per il pubblico di Los Angeles importanti personalità dello spettacolo italiano fra cui Michele Placido, Monica Guerritore, Claudia Gerini e Salvatore Esposito ed americane come William Baldwin e Danny Houston.
In sinergia con il Sistema Italia di Los Angeles abbiamo organizzato una originale serie di letture dantesche nel Sud Ovest degli USA aperte dai due Consoli Generali Silvia Chiave e Federico Ciattaglia che hanno visto poi l’attiva partecipazione dei vice Consoli, lettori di italiano e dei responsabili ICE, ENIT e Camera di Commercio Italio-Americana IACCW Los Angeles.
L’Istituto presenterà vari eventi congiunti con il Consolato di LA e l’ICE per la promozione del Design italiano fra cui, a settembre, la mostra “A Journey through Italian Design” curata da Mattia Biagi Ambasciatore del Design Italiano a LA, e del cinema in autunno con Luce Cinecittà con Cinema Italian Style che ogni anno presenta a LA il film italiano candidato agli Oscar.
L’Istituto riconosce le eccellenze italiane con lo speciale “Premio alla Creatività Italiana” creato appositamente dall’artista Emilio Cavallini. Nel 2020 hanno ricevuto il Premio note personalità come Francesca Archibugi, Claudia Gerini, Gabriele Salvatores e Maria Sole Tognazzi. Il Premio nel 2021 è stato assegnato per la Ricerca a Cinzia Zuffada, Chief Scientist del Jet Propulsion Laboratory NASA e Presidente ISSNAF, e per il Cinema a Margherita Buy e Carlo Verdone.
L’Istituto dedica inoltre speciale attenzione a sostenibilità e ambiente, in particolare in questo anno di presidenza italo-britannica della Conferenza ONU Climate Change Cop26, con diverse iniziative dedicate anche all’educazione. In occasione della Giornata della Terra e con il partner britannico Britweek, l’IIC ha presentato il progetto promosso dal Ministero degli Esteri, il film di animazione “TRASH”, dedicato in particolare ai più piccoli sul tema dell’educazione e sostenibilità, con proiezione della pellicola, incontro con i registi Luca Della Grotta e Francesco Dafano, e con gli omonimi mostra virtuale e videogioco fruibili online.
In ottobre l’Istituto organizzerà un incontro fra Stefano Boeri ideatore delle Smart Forest Cities e AIALA, l’Associazione degli Architetti Americani di LA, che illustrerà i più recenti progetti locali su architettura sostenibile, decarbonizzazione e cambiamento climatico per un futuro migliore per le metropoli mondiali.
Che ruolo gioca la comunicazione nel rapporto con il pubblico dell’Istituto? Quali strategie innovative approcci e modi di lavorare sono stati adottati negli ultimi tempi per mantenere e facilitare questa relazione?
La comunicazione riveste un ruolo essenziale nel rapporto con il nostro pubblico dato che si rivolge ad un’utenza molto vasta e differenziata, in un contesto in cui l’offerta culturale è ricchissima. Particolarmente efficace è il sempre crescente utilizzo dei social media, in particolare Facebook, Instagram e Twitter, sia con campagne mirate per la promozione degli eventi più importanti, che con post quotidiani finalizzati alla fidelizzazione del pubblico. L’Istituto, oltre ad aver spostato interamente online le proprie attività, ha attivato, fin dall’inizio della pandemia, anche una rubrica tematica settimanale in vari settori con post giornalieri che spaziano dalla letteratura alla scienza. La comunicazione è un flusso costante e vitale per l’Istituto anche attraverso l’ausilio di altri strumenti come il sito web, la e-newsletter mensile, annunci periodici inviati in formato elettronico e il canale YouTube, vetrina dell’offerta delle principali manifestazioni culturali presenti e future ed archivio delle iniziative passate dove restano sempre fruibili al pubblico.
Sia pure gradualmente ed in maniera non omogenea in tutte le aree e Paesi stiamo uscendo dalla fase emergenziale. È giunto il momento di disegnare la nuova normalità. Quali approcci sarà opportuno adottare alla luce dell’esperienza di questa Sede, come si immagina i prossimi anni di attività?
Le attività online sono state un’esperienza molto positiva fin dall’inizio della pandemia con serie musicali, letterarie, cinematografiche, festival che hanno registrato successi di pubblico mai raggiunti prima in presenza. La nuova normalità, anche nel futuro post pandemia, vedrà l’Istituto sempre in prima linea, con una crescente offerta di eccellenza italiana in tutti i settori e con operatività in modalità ibrida, in presenza e online.
È previsto il ritorno in presenza in sicurezza nel rispetto delle misure sanitarie locali, con la possibilità di visitare mostre nella Galleria dell’Istituto, ed in parallelo proseguirà l’utilizzo di tecnologia e piattaforme al fine di consentire una fruizione maggiore anche a distanza delle stesse mostre online, di eventi culturali e corsi di lingua in tutta la vasta giurisdizione dell’Istituto, dalla California del Sud alla Louisiana.
L’Istituto è in linea con il trend locale che continuerà ad operare online – dall’opera ai film festival, dall’arte al teatro -, ed in sinergia con i più importanti operatori locali con cui collabora attivamente presentando eventi in partenariato. Sono previste per la prossima stagione modalità online e su prenotazione per eventi consentiti in persona. In tal modo l’Istituto potrà cosi continuare a raggiungere un pubblico sempre più vasto nella stessa Los Angeles e nel resto dell’area di competenza che comprende ben otto stati e i due importanti Consolati Generali di Los Angeles e Houston.