Intervista a Maddalena Fossombroni (Todo Modo, La Libreria).
Viaggio in Italia: Firenze, Testo
a cura di Laura Pugno
Viaggio in Italia (attraverso premi e festival) racconta il nostro Paese a mezzo di interviste agli organizzatori e ai protagonisti dei maggiori festival letterari e dei più importanti appuntamenti del calendario editoriale. Su italiana.esteri.it e su New Italian Books.
In questa prima puntata, chiacchieriamo con Maddalena Fossombroni, che con Todo Modo (La Libreria), fondata nel 2013 insieme a Pietro Torrigiani Malaspina, ha ideato la prima edizione di TESTO [Come si diventa un libro], il nuovo progetto dedicato al mondo dell’editoria contemporanea e ai suoi protagonisti, dal 25 al 27 febbraio 2022 alla Stazione Leopolda di Firenze. Un programma di eventi e laboratori a ingresso gratuito per raccontare come nasce un libro e come arriva nelle mani del lettore, organizzato da Stazione Leopolda e Pitti Immagine, con il patrocinio e la collaborazione di Comune di Firenze, e con il patrocinio della Regione Toscana.
Il cartellone di Testo è nelle mani di sei curatori/capistazione: Luca Briasco, editor di narrativa straniera, traduttore e editore di minimum fax; Andrea Gessner, editore di Nottetempo; Beatrice Masini traduttrice, scrittrice e direttrice di divisione di Bompiani; Giovanna Silva e Chiara Carpenter, rispettivamente fotografa ed editor, fondatrici di Humboldt Books; Leonardo G. Luccone, direttore dell’agenzia letteraria e studio editoriale Oblique; Maddalena Fossombroni e Pietro Torrigiani, fondatori della libreria Todo Modo; Riccardo Ventrella, responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione Teatro della Toscana.
Come nasce e come si sviluppa un Festival come Testo?
Testo nasce a Firenze da un incontro di Todo Modo con Pitti a cui abbiamo presentato un progetto dedicato all’editoria anni fa. Agostino Poletto, direttore generale di Pitti, si è appassionato all’idea e da lì abbiamo iniziato a collaborare. Sette sono le aree di indagine intorno a cui organizzare il programma e di ispirazione per l’allestimento dell’esposizione degli editori: Manoscritto, Risvolto (editore e la casa editrice), Traduzione, il Segno (grafica, il libro come oggetto fisico), il Racconto (come si parla dei libri attraverso i premi, i festival, le riviste, instagram, etc.), la Libreria e il Lettore. Per ciascuna sezione c’è un curatore: Luca Briasco, Andrea Gessner, Beatrice Masini, Giovanna Silva e Chiara Carpenter, io e Pietro Torrigiani, Riccardo Ventrella. Questo gruppo ha lavorato insieme a Stazione Leopolda e Pitti in una organizzazione orizzontale e si è creata una grande sinergia. L’obiettivo è far comprendere al pubblico come è costruito il libro dando risalto al percorso che fa il testo dal momento in cui viene scritto a quando viene letto.
Testo è anche pensato per offrire ai professionisti dei momenti di confronto.
La cosa più innovativa di Testo certamente è il metodo e l’ambizione di creare un un’idea di pubblico e un’idea di ascolto differente.
Che rapporto ha la vostra manifestazione con la città e il territorio?
Il lavoro quotidiano in libreria ci ha consentito di comprendere quanto siano importanti anche le grandi esperienze collettive per far appassionare alla lettura. Testo è un meccanismo di promozione delle esperienze positive radicate nel territorio, ma soprattutto si inserisce nel calendario nazionale di manifestazioni che portano entusiasmo e passione per i libri come il Salone di Torino, Bookpride, la Fiera di Bologna dedicata ai bambini o il Lucca Comics, il Festival di letteratura di Mantova… Firenze e la Toscana sono il luogo in cui Testo nasce e da cui però si allontana per polarizzare interesse internazionale come ha sempre fatto Pitti in tutte le sue manifestazioni. Per affinità di intenti ha iniziato fin dall’inizio la collaborazione con Santa Maddalena Foundation, residenza per scrittori che premia i migliori autori internazionali tradotti in Italia (con il Premio Von Rezzori).
Che consigli dareste a un viaggiatore culturale che venisse a Firenze proprio in occasione di Testo?
Ci sono tanti percorsi che possono essere seguiti durante Testo, ci sono formati di interviste agli autori specificamente orientate sui meccanismi editoriali, autori cui è stato chiesto di raccontare un grande autore: Bartezzaghi che racconta Celati, Pierpaolo Vettorio e Mario Fortunato su Daniele Del Giudice. Sarà possibile fare laboratori di traduzione curati da Beatrice Masini oppure dedicati alla grafica insieme a Giovanna Silva e Chiara Carpenter con la collaborazione dello studio Bruno di Venezia, che produrranno per ogni giorno di Testo il Giornale di Testo fatto insieme ai partecipanti del workshop. Imperdibile una riflessione sulla lettura di Chiara Guidi fondatrice della Societas della Raffaello Sanzio ( ore 19, domenica 27 febbraio) che interrogherà il testo di Dante, oppure ascoltare Stefano Mancuso che parla di Soluzioni vegetali per un’editoria sana (ore 12, domenica 27 febbraio). Il primo giorno alle 19 di venerdì 25 febbraio suggerisco di assistere al dialogo tra Chiara Valerio, Marino Sinibaldi e Andrea Gessner e Jurgen Boos, il direttore della Fiera di Francoforte, sull’ecologia del sistema editoriale.
L’esperienza è arricchita da Ipertesto che è l’altra novità di Testo. Entrando alla Leopolda potrai decidere di farti accompagnare da un libraio in un percorso di lettura: questo abbiamo pensato fosse il miglior modo per far comprendere il nostro lavoro di librai. Oltre a questo le case editrici potranno essere raccontate dai lettori che sono invitati a loro volta a scegliere 7 libri di 7 editori in un sentieri di lettura in una interazione personale con lo spazio.