È online l’inventario delle Carte dell’Ufficio Albania del Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri.

Alla scoperta dei fondi dell’Archivio Storico Diplomatico della Farnesina: le carte dell’Ufficio Albania

Per la rubrica “Le carte e la memoria”, andiamo alla scoperta di un fondo archivistico conservato presso l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Si tratta delle Carte dell’Ufficio Albania del Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri, un fondo costituito da 135 buste che contengono la documentazione prodotta, prevalentemente nel periodo 1939-1945, dall’Ufficio Albania (o Gabinetto Albania), istituito nel 1941 presso il Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri, a seguito della soppressione del Sottosegretariato di Stato per gli Affari Albanesi (S.S.A.A.). È stato da poco pubblicato online l’inventario del fondo, curato dalla dott.ssa Francesca Cinquina.
Durante la cosiddetta Unione italo-albanese (1939-1943), il Sottosegretariato aveva, di fatto, avocato a sé tutte le funzioni del Ministero degli Esteri albanese, configurandosi come uno dei principali strumenti di governo e gestione della politica estera, degli affari politici italo-albanesi e degli affari amministrativi interni. Al Sottosegretariato afferivano anche gli affari economico-finanziari, l’esecuzione di opere stradali ed edilizie, le opere di bonifica e i servizi di comunicazione, propaganda e stampa. Nel 1941 il Sottosegretariato venne soppresso e le sue competenze furono ripartite tra l’Ufficio Albania o Gabinetto Albania e l’Ufficio Stralcio Amministrativo S.S.A.A. che aveva il compito di seguire le pratiche del Sottosegretariato nel settore delle opere pubbliche fino al loro esaurimento.
La documentazione presente in questo fondo è stata prodotta primariamente dall’Ufficio Albania e, secondariamente, dal Sottosegretariato. Copiosa è la presenza di fascicoli personali di confinati politici e fuoriusciti albanesi, di figure politiche, studenti albanesi in Italia, personale impiegato in Albania, atti di stato civile, fascicoli sanitari e pratiche amministrative. A questi si aggiungono rendiconti economici, indennizzi, bilanci, documentazione sulle ditte fornitrici di materiali o di mezzi di trasporto, su missioni archeologiche e sulle convezioni tra i due Paesi.
Interessante infine la presenza di mappe della rete stradale, di carte relative alla distribuzione della popolazione e delle minoranze etniche, di carte minerarie e planimetrie insieme ad un discreto numero di fotografie, cartoline e alla corrispondenza privata della contessa Géraldine Apponyi, consorte di Re Zog.