Si tratta di una raccolta del 1890 facente parte della serie “Documenti Diplomatici” ritrovata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli.
Alla Farnesina la cerimonia di consegna di un prezioso volume
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Il 10 febbraio si è svolta presso la Biblioteca del MAECI una breve cerimonia durante la quale Massimo Croce, Capitano dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, ha consegnato nelle mani della Consigliera Giuliana Del Papa – in servizio come Capo dell’Unità di Analisi, Programmazione, Statistica e Documentazione storica – e di Domenico Iuorio – Direttore della Biblioteca – un volume del 1890 facente parte della serie “Documenti Diplomatici”. Questa serie, curata dal Ministero e pubblicata dal 1861, propone selezioni documentali di interesse pubblico.
Nella fattispecie, il volume fa parte della sezione più antica ed apparteneva in origine alla biblioteca italiana di Asmara. Di importante valore storico-documentale, il libro contiene una specifica selezione di documenti presentati alla Camera dal Ministero degli Affari Esteri tra il 7 dicembre 1881 e il 6 maggio 1890, su questioni concernenti la porzione di territorio africano che in quell’arco di tempo cominciava a registrare una crescente presenza italiana. I documenti ivi raccolti costituivano un indispensabile strumento conoscitivo ad uso dei governanti che si succedettero a capo della Colonia Eritrea e rappresentano quindi una testimonianza delle modalità di lavoro dell’epoca.
Una selezione del patrimonio librario proveniente dalla Biblioteca italiana di Asmara, fra cui i “Documenti Diplomatici”, è oggi conservato presso la Biblioteca Centrale del MAECI nel cosiddetto “Fondo Eritrea”. La raccolta di testi presenti ad Asmara si era originata dalla fusione di varie piccole biblioteche locali, via via confluite nel nucleo originario costituito a Massaua tra il 1892 e il 1896. Questo gioiello documentale di eccezionale valore fu trasferito in via definitiva presso il Ministero nel 1980. Il fondo include, tra l’altro, giornali e periodici a cadenza varia pubblicati sotto le amministrazioni succedutesi in quella regione.
Il ritrovamento del volume in oggetto è stato abbastanza fortunoso, in quanto rinvenuto casualmente durante una ispezione da parte dei Carabinieri nel corso di una diversa indagine. Al momento non ci sono sufficienti elementi per ricostruire gli spostamenti del libro. Il timbro apposto sulle pagine attesta che si tratta di un bene demaniale e pertanto può essere custodito dal MAECI. Appurata la corretta attribuzione, si sono attivate tutte le pratiche necessarie per l’accessione del libro presso la Farnesina, ad ulteriore conferma dell’importanza del lavoro svolto dal Nucleo Tutela del Patrimonio dei Carabinieri e della proficua collaborazione fra le due Istituzioni.
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La notizia è parte della rubrica “Le carte e la memoria”, a cura di Isabella Proia e Cecilia Ciatti, si propone di far parlare al pubblico di oggi queste carte, raccontando le loro storie, alla scoperta del vasto patrimonio bibliografico e documentario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
