Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale partecipa alle celebrazioni 2023 del Giorno della Memoria attraverso un ampio programma di iniziative che coinvolge la rete delle Ambasciate, dei Consolati e degli Istituti Italiani di Cultura.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, per ricordare tutte le vittime della Shoah, perché quello che è successo non debba mai più ripetersi.
In quest’occasione la Farnesina promuove il lungometraggio “Terezin” (Gabriele Guidi, 2022), che rievoca in forma romanzata le vicissitudini dei numerosi artisti e intellettuali rinchiusi nel campo di Terezin, e i documentari “Diari dall’Olocausto. La Shoah degli adolescenti” di Massimo Vincenzi, che ricostruisce le vicende delle persecuzioni naziste attraverso le parole di diversi adolescenti, e “C’è un soffio di vita soltanto” (Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, 2021), il racconto della vita di Lucy, internata a Dachau dove aveva il compito di trasportare i cadaveri ai forni crematori.
Con riguardo alle iniziative musicali, il MAECI promuove la diffusione del documentario dal titolo “La musica libera. Storie di note, prigionia, orrori e speranze” con inserti musicali a cura della Fondazione ILMC (Istituto di letteratura musicale concentrazionaria), creata dal Maestro Francesco Lotoro. Il documentario è stato prodotto da RAI Cultura e tocca il tema della musica scritta dagli internati nei campi di concentramento dal 1933 al 1953.
Gli Esteri promuovono quest’anno anche lo spettacolo teatrale “Se questo è un uomo” di Valter Malosti, ispirato alla vita e all’omonimo capolavoro di Primo Levi.
Si chiude inoltre su Italiana in occasione del Giorno della Memoria 2023, a distanza di un anno esatto dalla pubblicazione del primo video, il ciclo di corti realizzati in collaborazione con lo IULMovie Lab dell’Università IULM di Milano dedicato ai diritti umani e alle libertà fondamentali. Questa iniziativa di diplomazia culturale, che si propone di stimolare il pubblico internazionale a una riflessione sul tema dei diritti umani e delle libertà fondamentali, si inserisce nella cornice dell’azione che l’Italia svolge a loro difesa in ambito bilaterale e multilaterale e che costituisce la pietra angolare della politica estera italiana. L’ultima delle tredici pellicole realizzate da giovani laureati e laureandi della IULM è dedicata, proprio come la prima (“Non ho sentito gridare nessuno”) alla memoria della Shoah e si intitola “Fermata Oświęcim”.
Nel video, un passeggero lungo la rotta del tempo si muove assieme alla sua macchina fotografica per recuperare frammenti apparentemente trascurabili nell’indisturbata pace che regna, oggi, tra le strade di Oświęcim, meglio nota con il nome tedesco di Auschwitz. L’occhio che porta addosso, per quanto conficcato nel presente, in verità si rivolge alla memoria, perché ogni immagine di tutto quello che è stato possa, davvero, non scomparire mai.
Infine, tra le altre iniziative, si ricordano:
- L’Ambasciata d’Italia in Israele e l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv partecipano alla Cerimonia di ravvivamento della fiamma eterna a Yad Vashem,
- Il concerto di Davide Casali e Pierpaolo Levi dal titolo “La Musica Degenerata per Clarinetto e Pianoforte” a Copenaghen;
- Il ciclo di letture sul tema dell’Olocausto “La lettera dà vita. Letture sulla Shoah” a Sydney;
- La presentazione dei libri di Matteo Corradini “La repubblica delle farfalle. Il romanzo dei ragazzi di Terezin” a Monaco e “Fu Stella” a Marsiglia;
- La lettura dei nomi degli ebrei deportati dall’Italia e dai territori italiani a New York;
- L’incontro letterario con Aili McConnon a Montréal sul ruolo di Gino Bartali e la Resistenza;
- Lo spettacolo musicale “Caffé Odessa” a Zurigo.