Fino al 28 settembre sarà aperta al pubblico la mostra “Tre secoli di ispirazione italiana nel teatro danese. Da Ludvig Holberg a Dario Fo“, a cura di Bent Holm e Anette Hansen, ospitata negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen.
Già allestita la scorsa primavera presso la Biblioteca di Roma, l’esposizione si presenta negli spazi di Copenaghen in una nuova versione, che, oltre a immagini, testi e opere, include materiale proveniente dalle collezioni romane di Bertel Thorvaldsen e maschere originali della Commedia dell’Arte italiana, per ripercorrere i tre secoli di contaminazioni culturali e artistiche tra Italia e Danimarca, da Ludvig Holberg a Dario Fo.
L’inaugurazione della mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen si è tenuta martedì 5 settembre alla presenza della direzione della Biblioteca Nazionale, accompagnata da un concerto per flauto e pianoforte con Michela Petri e Mauro Patricelli.
Fin dalla sua fondazione agli inizi del XVIII secolo, il teatro danese ha attinto alla commedia dell’arte italiana, la quale ha costituito una preziosa fonte di ispirazione per lo sviluppo seguente della cultura teatrale danese. Da allora, l’Italia è diventata una delle mete preferite dagli artisti danesi: non è un caso se il balletto nazionale danese si chiama “Napoli”.
Il primo teatro professionale in una lingua nordica fu fondato dal commediografo, storico e filosofo Ludvig Holberg (1684-1754): un teatro satirico-contemporaneo, che prendeva ispirazione proprio dalla commedia dell’arte italiana, che Holberg stesso ebbe modo di studiare e sperimentare durante il suo soggiorno a Roma nell’inverno tra il 1715 e il 1716.
Ludvig Holberg è considerato il fondatore della letteratura danese moderna. Formatosi in Danimarca e in Inghilterra, viaggiò in vari paesi europei, tra cui Italia e Francia, prima di diventare professore all’Università di Copenaghen, dove introdusse una nuova classe di letteratura umoristica. Le sue opere, tra le quali troviamo la parodia dell’Eneide di Virgilio Peder Paars, hanno a loro volta influenzato il lavoro di autori moderni, in particolare l’ironia di Kierkegaard, ma anche il teatro di Ibsen e di Strindberg. In tempi più recenti, invece, Dario Fo ha rinsaldato il legame teatrale tra Italia e Danimarca, in particolare attraverso la sua ultima opera ispirata a Jeppe på Bjerget di Ludvig Holberg.
Lo scorso marzo 2023, la Biblioteca Nazionale di Roma aveva inoltre organizzato un simposio in due giornate in collaborazione con la Reale Ambasciata di Danimarca, l’Accademia di Danimarca a Roma, l’Istituto italiano di Cultura di Copenaghen, il Danish Theatre Forum Europe e il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma. Scopo del simposio era proprio quello di creare un’occasione di incontro fra studiosi italiani e danesi, per approfondire la complessa storia del teatro nordico in una prospettiva mediterranea. La tavolo rotonda, con la partecipazione di attori e traduttori italiani e danesi, poneva la questione di come trasporre, tradurre e trasformare sulla scena contemporanea il patrimonio storico-culturale di Holberg.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen