Si è concluso il 4 dicembre a Cordoba il ciclo teatrale “Pasolini Anno 100. Scandalizzare è un diritto”, dopo un mese intero di rappresentazioni in 5 delle sale teatrali indipendenti più emblematiche della città: Centro Culturale Alta Córdoba, Teatro El Cuenco, Teatro La Cochera, La Parisina Casa de Arte e Teatro La Chacarita.
Il ciclo, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura de Córdoba, si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini e si pone in continuità con un precedente ciclo cinematografico sempre dedicato a Pasolini. Come dichiarato da Marco Lapenna, direttore dell’Istituto:
Dopo il clamoroso successo che è stato il ciclo cinematografico, dove abbiamo avuto un’occupazione sostenuta nelle 18 proiezioni sopra l’80%, abbiamo scommesso su questo ciclo teatrale in cui siamo interessati a mettere in primo piano le letture attuali sull’opera di Pasolini. Il filo conduttore è lo stesso, ‘Scandalizzare è un diritto’, perché non vediamo altra finestra per rileggere Pier Paolo.
Il ciclo teatrale è stato caratterizzato da 4 spettacoli originali scritti appositamente per l’evento, ispirati alla figura e all’opera del famoso intellettuale, scrittore e regista italiano: “Destrozando a Pasolini” di Rodrigo Cuesta; “Chiquero. ¿Por qué si Dios vive en mis sueños, siento tanta vergüenza?” di Episodio 11; “La desmesura. Tonta como la antigüedad y cruel como el futuro” di María Palacios; “La Piel y la Rabia” diretto da Jorge Villegas.
A questi brani inediti si è aggiunta l’opera conclusiva “Pintò Sodoma. Escàndalo de un mundo equivocado”, diretta dal celebre Paco Giménez, che in 90 minuti tocca tuti i temi più cari a Pasolini: la critica sociale e la contraddizione di classe, la decadenza della borghesia, l’effetto devastante del consumismo nei corpi, il degrado dell’uomo e del lavoro, la gioventù, la fame, la corruzione, l’estraneità, gli eccessi, la criminalità, il deserto.