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A Madrid la mostra "Mi prendo cura di me" per la giornata del contemporaneo
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A Madrid la mostra “Mi prendo cura di me” per la giornata del contemporaneo

Categorie: Cultura e creatività -creatività e innovazione -Arte concettuale
La Giornata del contemporaneo è la manifestazione promossa ogni anno in Italia e all’estero per “raccontare” a un ampio pubblico la grande vitalità dell’arte contemporanea italiana.
Concerto breve per piante da appartamento (@matteorovella/IICMadrid

In occasione della 19ª Giornata del Contemporaneo, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid ha presentato la mostra collettiva “Mi prendo cura di me”, a cura di Recontemporary. Attraverso cinque opere video – inclusa un’installazione site specific – e una scultura, artisti italiani emergenti e consacrati si confrontano con il tema del rapporto tra il corpo e l’ambiente. La mostra, pensata appositamente per gli spazi dell’Istituto, sarà in esposizione dal 6 al 21 ottobre.

Il filo conduttore della Giornata del Contemporaneo 2023 è il tema dell’ecologia, connesso a quello della sostenibilità: urgenze globali che mettono di fronte alla necessità di ripensare il sistema dell’arte contemporanea tramite una rinnovata consapevolezza e una più diff­usa sensibilità.

Attraverso cinque opere video di artisti italiani emergenti e consacrati – Mara Palena, Megan Stancanelli, Lorenzo Peluffo e Fortuna De Nardo in collaborazione con Enrico Turletti ed Eugenio Nicolella, Rä di Martino e Francesca Lolli –  e una scultura di Aurora Paolillo, la mostra conduce i visitatori ad esplorare e ripensare il rapporto tra il proprio corpo e  l’ambiente:  prendersi cura di noi stessi è il primo passo per prendersi cura del mondo che ci circonda, marcando un legame inscindibile tra l’essere umano e la natura.

Mara Palena con  EMDR, attraverso un loop di immagini e clip video d’archivio della biblioteca pubblica di The Prelinge Archives, San Francisco, ci immerge all’interno della pratica EMDR “Eye Movement disensitization and reprocessing”, terapia visiva per il trattamento di problemi psicologici, fisici e fobie dettati da traumi personali, sociali e ambientali. L’artista mette a nudo meccanismi psichici più intimi del suo inconscio emersi durante la terapia EMDR. Tutti gli stadi emotivi del percorso vengono così ripercorsi insieme al fruitore delle opere.

Megan Stancanelli con l’opera Aride, in meno di un minuto e attraverso pochi frame dal forte contenuto emotivo e dall’alta qualità cinematografica, è capace di mostrarci come la Terra non è altro che il riflesso del nostro corpo e del nostro modo di prendercene cura o no.

Lorenzo Pelu­ffo e Fortuna De Nardo, con l’opera Concerto breve per piante da arredamento, come da loro pratica artistica, trasformano lo spazio con piante, colore e video, inserendo all’interno della Sala Belvedere dell’Istituto un giardino sonoro, metafora della propria intelligenza emotiva, con un’installazione site specific studiata appositamente per la mostra, in collaborazione con Enrico Turletti ed Eugenio Nicolella. Gli artisti hanno lavorato  sulla costruzione di un sistema che consentisse di far suonare una pianta, creando così una rappresentazione sonora della propria intelligenza emotiva, simbolicamente percepibile per noi umani.

Rä di Martino, nel video L’eccezione, mette insieme digitale e reale, mostrando il busto di una statua mozzata nella ricerca disperata di prendere consapevolezza del proprio corpo. Nonostante abbia preso coscienza della sua situazione di statua fratturata, vuole lasciarsi andare alla musica che ascolta. Movimenti accennati in una danza continua ed irreale in cui il fisico non è altro che una metafora dell’ambiente che, sebbene mutilato, persevera nel suo ciclo naturale.

Il video di Francesca Lolli, RiGenerazione, ha la natura come soggetto, vista come fonte di rigenerazione per un’umanità dolente e ferita. La Terra, altro sembiante di Madre Natura, è un’instancabile guaritrice, se ci avviciniamo a lei con la cura e la dedizione necessarie.

Si presenta, inoltre, in memoria della sua creatrice, recentemente scomparsa, l’opera Now you can touch me di Aurora Paolillo che, con grande delicatezza, ci confronta e ci porta a riflettere sulla fragilità del corpo e dello spirito. Come un ramo di una rosa che mette le spine per difendersi e proteggere qualcosa di così delicato, mentre la rugiada cerca di ricoprire le punte nella delicata speranza di ammorbidire, senza mai snaturare.

Marialuisa Pappalardo, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, ha dichiarato:

“Siamo felici di partecipare anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo: con questa mostra, vogliamo dare protagonismo ai linguaggi artistici contemporanei e, allo stesso tempo, contribuire alla riflessione sull’ecologia e la sostenibilità, le tematiche scelte per questa edizione. Insieme a Recontemporary, proponiamo un ripensamento, un primo passo per prendere piena consapevolezza della relazione tra il nostro corpo – l’io e il noi – e l’ambiente. Siamo entusiasti del risultato: gli spazi dell’Istituto si sono trasformati per essere, ancora una volta, in perfetta simbiosi con le opere degli artisti; speriamo di accogliere un pubblico numeroso per condividere una riflessione intima ma allo stesso tempo dirompente sul “contemporaneo”, attraverso i tanti linguaggi dell’arte”. 

La curatrice Iole Pellion di Persano, fondatrice di Recontemporary, ha aggiunto:

In mostra abbiamo scelto di parlare di sostenibilità, attraverso il video nelle sue varie forme: con immagini digitali, cinematografiche, d’archivio e installative. Sono certa che l’attualità di questo linguaggio stimolerà il pubblico a riflettere sull’ambiente e sull’importanza del prendersi cura di sé stessi, in quanto parte integrante della natura”.

La Giornata del contemporaneo è la manifestazione promossa ogni anno in Italia e all’estero per “raccontare” ad un ampio pubblico la grande vitalità dell’arte contemporanea italiana e la ricchezza dei diversi linguaggi contemporanei. La manifestazione è promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e realizzata anche all’estero grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso la Rete degli Istituti Italiani di Cultura e delle Rappresentanze diplomatico –consolari.

Recontemporary è il primo spazio in Italia dedicato esclusivamente ai new media art; “scopre” e promuove mostre ed artisti multimediali, con particolare attenzione alla sperimentalità dei nuovi linguaggi, sviluppando anche progetti educativi sull’arte contemporanea e sulle tecnologie digitali.

Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Madrid

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