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A New York apre la mostra "Italian Light: Skies and Waters"
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A New York apre la mostra “Italian Light: Skies and Waters”

Categorie: Cultura e creatività -Arti Visive
Un viaggio attraverso la pittura italiana dell'Ottocento e Novecento con la luce quale minimo comune denominatore.
Guglielmo Ciardi, Laguna di Venezia (Venice Lagoon), Oil on cardboard, 11.2 x 15.8 in.
Guglielmo Ciardi, Laguna di Venezia (Venice Lagoon), Oil on cardboard, 11.2 x 15.8 in.

L’Istituto Italiano di Cultura di New York presenta dal 21 luglio al 14 settembre la mostra “Italian Light: Skies and Waters”.

All’interno del percorso espositivo si potranno ammirare dipinti di paesaggi realizzati durante l’Ottocento e l’inizio del Novecento da varie scuole e movimenti italiani che condividono un comune denominatore: l’uso esemplare della luce. Fontanesi, Ciardi, De Nittis, Previati e Morbelli: questi alcuni dei pittori italiani le cui opere saranno esposte nelle sale dell’Istituto.

Curata da Marco Bertoli, affermato Art Advisor e promossa da Fabio Finotti, il progetto espositivo si propone di indagare lo studio della luce nel paesaggio tra Ottocento e primo Novecento.

La mostra – afferma Marco Bertoli –

sarà un viaggio temporale che ripercorre il succedersi dei pittori dell’epoca, evidenziandone i temi cardine: la predilezione per la pittura dal vero – en plein air – e uno studio della resa dell’atmosfera e delle singolarità di luce e colore. Dalle premesse fondate negli anni Sessanta dell’Ottocento all’interno della Scuola di Resina, attraverso l’esperienza innovativa dell’Impressionismo francese, arrivando fino ai paesaggi simbolisti, ed alla nascita del Divisionismo.

La freschezza dei paesaggi rurali di Federico Rossano e Francesco Lojacono, le poetiche suggestive vedute di Antonio Fontanesi, le vedute di Venezia di Guglielmo Ciardi sono solo alcune delle ispirazioni che guidano il visitatore attraverso le 24 opere, in prestito da importanti collezioni private italiane. Lo studio della luce continua nelle opere di Giuseppe De Nittis, con due eccezionali opere che illustrano la sua esplorazione della luce e il modo di tradurre istantaneamente la realtà su tela. La mostra prosegue poi con due tele di fine Ottocento di Gaetano Previati, il più lirico e visionario pittore divisionista. Tra le opere del primo Novecento ci sono esempi di Angelo Morbelli, Cesare Maggi e Guido Cinotti, in cui il paesaggio diventa pretesto per l’interpretazione della luce e delle sue rifrazioni.

I pittori italiani dell’Ottocento mostrarono una curiosità straordinaria per le esplorazioni del tempo e dello spazio. Praticando la pittura en plen air hanno studiato l’uso della luce nelle opere degli antichi maestri, confrontandola con ciò che sulla luce insegna la scienza moderna.

Professor Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura.

Maggiori informazioni su: iicnewyork.esteri.it.

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