Dopo il debutto, in prima assoluta, alla Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, nell’estate 2021, per la prima volta “5 fotogrammi per Bernardo Bertolucci” è stato presentato al pubblico francese, lo scorso 30 novembre. A fare da cornice al progetto, realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e di Ater Fondazione, la sede dell’Istituto italiano di Cultura di Parigi.
Lo spettacolo, firmato da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, direttori artistici e co-fondatori del Teatro delle Albe, è una dedica, un ricordo in forma di miniatura, intessuto a partire dall’autobiografia artistica di Bernardo Bertolucci, dal titolo “Il mistero del cinema” (La nave di Teseo), intarsiato con immagini e frame dei suoi film. Un percorso in 5 frammenti che richiama il ritmo impresso da Bertolucci al suo racconto, con un procedere per salti temporali e immaginativi, che inizia da Casarola, reale e favolosa, paesaggio dell’anima, e che sconfina nella Campiano di Montanari “che è altrettanto un buco, qualcosa che non si trova sulle mappe”, attraverso la germinazione dal poemetto Lus (Luce) di Nevio Spadoni, centrato sulla veggente Bêlda, nel dialetto romagnolo delle Ville Unite che Montanari usa come lingua di scena, portandola in giro per il mondo.
“Un testo emozionante – è il commento di Montanari – in cui Bernardo Bertolucci non parla di sé parlando tremendamente di sé, convocando una coralità di figure che mi ha subito acceso”. Sulla “pianta originaria” delle memorie di Bertolucci e sulle sue parole sul “mistero” è innestato anche un frammento tratto dalla Divina Commedia, il racconto che Ulisse fa a Dante del suo viaggio oltre il limite della ragione: il folle volo verso l’ignoto.