L’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma ha dato il benvenuto all’estate con uno speciale evento all’aperto, il 20 giugno, che ha visto l’inaugurazione della mostra fotografica “Giovane Fotografia Italiana a Stoccolma – Aspettando Nuove Traiettorie”, visibile al pubblico fino al prossimo 15 settembre.
L’esposizione, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e dal Comune di Reggio Emilia, vede la partecipazione degli artisti Chiara Ernandes, Caterina Morigi e Riccardo Svelto, tutti provenienti dalla nona edizione di Giovane Fotografia Italiana, l’open call gratuita promossa dal Comune di Reggio Emilia, che costituisce ormai un punto di riferimento nella scena artistica nazionale per la scoperta e la valorizzazione dei talenti emergenti della fotografia del nostro paese.
La proposta curatoriale del progetto fotografico è articolata in tre installazioni che ruotano attorno al tema del “Possibile”. I lavori, caratterizzati da un approccio sperimentale, sono “Still birth” di Chiara Ernandes, “Sea bones” di Caterina Morigi e “La cattedrale” di Riccardo Svelto. L’allestimento presenta invece un innovativo display espositivo, basato sull’impiego di strutture modulari in legno che ogni artista ha potuto personalizzare, dando via a un’installazione fotografica originale di cui Stoccolma è la prima tappa.
Chiara Ernandes (Roma, 1989) è un’artista visiva che vive tra Roma e Viterbo. Ha frequentato la Scuola Romana di Fotografia e Officine Fotografiche. Inizia a lavorare come fotografa di scena nell’ambito del teatro contemporaneo e delle arti performative. Tra il 2018 e il 2020 realizza Still Birth e il lavoro è anche diventato un libro nel 2021 pubblicato da Yogurt Edition. È invitata ad esporre all’Athens Photofestival 2022 ed è finalista al Festival Circulation(s)’22 e in shortlist nell’ambito di diversi festival internazionali.
Caterina Morigi (Ravenna, 1991) ha studiato all’Università IUAV di Venezia e a Paris8-Saint Denis. La sua ricerca si concentra sulle declinazioni della materia, mantenendo l’attenzione verso i suoi aspetti meno evidenti, talvolta celati all’interno. La sua pratica prevede l’inclusione di riferimenti dal passato, dalla storia dell’arte e dell’architettura e la sovrapposizione di organico e inorganico per sondare la futura relazione tra umano e naturale. Ha esposto in molti musei e gallerie d’arte.
Riccardo Svelto (Bagno a Ripoli, FI, 1989) si è laureato in fotografia della LABA. Libera Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo lavoro si focalizza sulle relazioni tra empatia e dinamiche sociali, provando a comprendere le interazioni emotive e le strutture mentali che ci caratterizzano nelle diverse età e circostanze della vita. La Cattedrale, pubblicato da Witty Books nel 2021, è il suo primo libro. Il suo lavoro è presente in pubblicazioni online e cartacee come Ignant, i-D, Booooooom, VOSTOK magazine e altri. Attualmente vive a Firenze, dove lavora come docente e fotografo free-lance.
“Giovane Fotografia Italiana a Stoccolma – Aspettando Nuove Traiettorie” anticipa “Nuove Traiettorie”, la menzione speciale che, a partire da quest’anno, offre l’opportunità a uno dei finalisti di Giovane Fotografia Italiana di svolgere una residenza d’artista a Stoccolma.
Giovane Fotografia Italiana a Stoccolma nasce inoltre sulla scia di Eyes on Tomorrow, mostra diffusa organizzata a partire dal 2021 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Comune di Reggio Emilia, capace di valorizzare i progetti fotografici di giovani artiste e artisti anche fuori dai confini nazionali.
“Giovane Fotografia Italiana a Stoccolma” e “Nuove Traiettorie” sono state anticipate dalla proiezione del documentario “Infinito. L’universo di Luigi Ghirri” di Matteo Parisini, che si è svolta nel Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura lo scorso 13 giugno.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma