Margherita Hack è stata un’astrofisica e comunicatrice scientifica italiana. Nata a Firenze il 12 giugno 1922, ha dedicato la sua vita allo studio e alla diffusione della scienza al grande pubblico. La sua passione per l’astrofisica l’ha portata a diventare una delle voci più autorevoli nel campo dell’astronomia in Italia. Ha lavorato come professore ordinario di Astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1992. Durante questo periodo, è stata la prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste (fino al 1987), portandolo a fama internazionale. Oltre all’attività di ricerca, Margherita Hack ha scritto numerosi libri di divulgazione scientifica e ha tenuto conferenze in tutta Italia, utilizzando le sue capacità comunicative per rendere più accessibili concetti complessi. Inoltre, Margherita Hack è stata una sostenitrice dei diritti civili e della laicità, criticando spesso le posizioni conservatrici. Si è spenta il 29 giugno 2013 a Trieste, lasciando un’eredità di conoscenza e passione per la scienza che continua a ispirare le generazioni future.
Serena Gradari è project manager editoriale e comunicatrice scientifica. Dopo la laurea in Astrofisica all’Università di Trieste e il dottorato in Astronautica all’Università di Padova, ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) a Trieste. Ha lavorato per circa dieci anni presso la Zanichelli Editore, una casa editrice scolastica italiana, prima come redattrice di libri di Fisica e poi come coordinatrice dei contenuti digitali. Attualmente è impegnata in diverse collaborazioni che spaziano dall’editoria ai progetti europei e alla comunicazione scientifica.
Marica Branchesi è professoressa ordinaria presso il Gran Sasso Science Institute. È presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Spaziale Italiana. È presidente dell’Einstein Telescope Observation Science Board per lo sviluppo scientifico del rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione. Il suo interesse scientifico è rivolto all’ astrofisica che regola l’emissione, la formazione e l’evoluzione dei buchi neri e delle stelle di neutroni. La sua attività di ricerca è finalizzata allo sviluppo dell’astronomia multi-messaggera, che utilizza osservazioni elettromagnetiche e a onde gravitazionali per sondare i fenomeni transienti più energetici del cielo. Nel 2020 è stata insignita del Premio Occhialini dalla SIF-IOP, e nel 2018 del “Premio SIGRAV”. È stata inserita nel 2017 dalla rivista scientifica Nature nella lista Nature’s 10, l’elenco annuale delle dieci persone che contano nella scienza, e nella lista TIME 100 tra le persone più influenti del 2018.