L’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria presenta il 23 giugno uno spettacolo teatrale, per i testi di Angelo Cecchelin e la regia di Davide Calabrese, con Elvia Nacinovich, Bruno Nacinovich, Stefano Surian. Musiche di Anselmo Luisi, scenografie e costumi di Ivan Botički.
Tre clown, rinchiusi in uno spazio indefinito, combattono contro un nemico invisibile che ha cambiato i loro destini proibendo il diritto fondamentale: recitare. Lo spettacolo, ispirato ai testi di Angelo Cecchelin, uno dei più significativi autori futuristi della scena triestina e del teatro musicale italiano, prende il via all’inizio della pandemia, ai tempi del primo lockdown, al quale allude anche il titolo. I cittadini devono stare in casa e se vengono fermati dai vigili devono avere un motivo valido per essere in strada: i tre attori in scena presentano una serie di sketch umoristici nei quali i ruoli cambiano per dare vita a situazioni esilaranti. Molta comicità viene attinta da alcuni profili tipici di Facebook facendo ridere, seppur di un riso amaro, lo spettatore.
Maggiori informazioni su: iiczagabria.esteri.it.