Vittorio de Seta è stato tra i più grandi documentaristi-antropologici del cinema italiano novecentesco. Definito da Pier Paolo Pasolini, un “poeta della verità“, De Seta è stato autore di un cinema in grado di segnare una svolta nella produzione dell’epoca, oggetto di una recente riscoperta.
Il Cinema Iluzjon, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, propone una serie di dieci documentari che segnarono gli esordi del grande regista. Le opere sono un esempio straordinario di cinema documentario. De Seta vi registra i rituali quotidiani degli abitanti di aree rurali e villaggi di Sicilia, Calabria e Sardegna: un’esistenza improntata ancora a tradizioni ataviche di epoca preindustriale.
Nel 2020 i documentari sono stati restaurati in formato digitale dalla Cineteca di Bologna, con il contributo della George Lucas Family Fundation.
Programma:
- Lu tempu di li pisci spata (1954)
- Isole di fuoco (1954)
- Surfarara (1955)
- Pasqua in Sicilia (1955)
- Contadini del mare (1955)
- Parabola d’oro (1955)
- Un giorno in Barbagia (1958)
- Pescherecci (1958)
- Pastori di Orgosolo (1958)
- I dimenticati (1959)
Proiezioni in italiano, con sottotitoli in polacco e inglese.
Maggiori informazioni su iicvarsavia.esteri.it
