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Ad Addis Abeba la Giornata del Made in Italy all’insegna della moda sostenibile
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Ad Addis Abeba la Giornata del Made in Italy all’insegna della moda sostenibile

Categorie: Cultura e creatività -Design e industria -MODA -Cinema e Audiovisivo
Con oltre 20 creazioni e il famoso abito Tricolore di Guillermo Mariotto, l’esposizione testimonia il rispetto della moda italiana per l'ambiente, l'equità sociale e l'eccellenza artigianale.
15 Abito Omaggio al Tricolore di Guillermo Mariotto, Direttore Creativo Gattinoni 1

In occasione della prima edizione della Giornata del Made in Italy, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba hanno promosso il progetto creativo “Il Made in Italy sostenibile. Dall’alta moda ai giovani stilisti”, ideato e realizzato insieme con la Maison Gattinoni Couture e il Modartech, un istituto di alta formazione accademica del comparto AFAM del Ministero dell’Università e della Ricerca, che dimostra di unire la progettualità e l’innovazione al vero saper fare italiano. L’iniziativa è inoltre il frutto della collaborazione con decine di aziende in vari comparti del Made in Italy, dal tessile e calzaturiero al conciario e alla gioielleria.

Attraverso oltre 20 creazioni sostenibili e il famoso abito Tricolore di Guillermo Mariotto (scelto, per l’occasione, come opera simbolo delle celebrazioni ad Addis Abeba e indossato da Miss World Ethiopia), l’esposizione testimonia il rispetto della moda italiana per l’ambiente, l’equità sociale e l’eccellenza artigianale, valori trasmessi dalle nostre storiche maison ai giovani designer. Il progetto rappresenta, pertanto, la continuazione di questa eredità, una sinergia tra contemporaneità e memoria, che è il cuore pulsante dell’identità nazionale italiana.

Le creazioni eco-couture Gattinoni, di sorprendente bellezza, sono un vero trionfo di re-cycling: sono state realizzate, per esempio, con i sacchi della spazzatura e “rifiuti-scarti” della sartoria e ricamate con materiali insoliti, come i tappi delle bottiglie in metallo o gli ingranaggi dismessi di vecchi orologi. Queste creazioni eco-sostenibili di Guillermo Mariotto sono state indossate da celebrità, come Madonna o Céline Dion, ed esposte nei più importanti musei del mondo, nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York e in mostre internazionali sul riciclo e lo smaltimento dei rifiuti.

Anche i nove giovani stilisti in mostra, con le loro pratiche sperimentali, pongono l’accento sulla cura dei capi, sulla promozione del riutilizzo e della riparazione, e sull’incoraggiamento di una cultura italiana di rinnovamento e manutenzione, che estende la durata di ogni prodotto, creando un circolo costante che minimizza gli sprechi e massimizza l’utilità.

L’Ambasciatore d’Italia ad Addis Abeba, Agostino Palese, nel suo intervento durante la cerimonia di apertura solenne alla presenza delle numerose Autorità e personalità del mondo politico, imprenditoriale e culturale etiopi, ha sottolineato:

“L’esposizione va a completare la cornice delle Giornate della Moda Italiana in Etiopia, attraverso le quali l’Ambasciata e l’Istituto di Cultura stanno fornendo una vetrina inedita alle eccellenze e alla tradizione italiana nel campo della moda e del design, un vettore unico attraverso cui convogliare la promozione del Sistema Paese. Il coinvolgimento delle giovani generazioni costituisce un aspetto prioritario di questa iniziativa che, non a caso, dedica una sezione ad una giovane stilista italo-etiope, Tigist Santoro, cresciuta in Italia, il cui lavoro riflette la commistione tra manifattura italiana ed elementi della tradizione etiope”.

L’esposizione, inaugurata lo scorso 15 aprile e visitabile presso l’Istituto Italiano di Cultura fino al 20 maggio, è stata preceduta da un’entusiasmante conferenza per giovani creativi etiopi, “L’Italia è di moda”, incentrata sul Made in Italy tra innovazione e sfide globali e tenuta da Stefano Dominella, Presidente della Maison Gattinoni Couture e della Sezione Tessile, Abbigliamento, Moda e Accessori di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e del Lazio.

Infine, in queste celebrazioni della prima Giornata del Made in Italy non poteva mancare – in concomitanza con i Vespa World Days (18-24 aprile) – un omaggio allo scooter icona del design italiano nel mondo. Per festeggiare il 140° anniversario della fondazione del Gruppo Piaggio e i 100 anni dello storico stabilimento di Pontedera, l’Istituto di Cultura ha presentato, in collaborazione con la RAI, il film “Enrico Piaggio – Un sogno italiano” (di Umberto Marino, con Alessio Boni e Violante Placido) dedicato al grande imprenditore e all’azienda di famiglia leader mondiale del settore con marchi rinomati come Vespa, Ape, Aprilia e Moto Guzzi.

Come ha evidenziato il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, Semen Kumurzhi:

 “Il concetto di Made in Italy va oltre la mera produzione di beni. È una dichiarazione di dignità, un impegno per garantire che ogni creazione porti con sé la qualità intrinseca, l’orgoglio, la dedizione e la passione di un’artigianalità sostenibile, uniti ad un grande rispetto per le persone e per il pianeta. La moda italiana, quindi, non è solo un’espressione di stile, ma anche di valori profondi e di un patrimonio culturale inestimabile”.

Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba

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