L‘Istituto Italiano di Cultura di Atene ha organizzato il 28 febbraio un incontro alla scoperta del Mediterraneo attraverso il suo ricchissimo patrimonio letterario e culturale.
Quali sono le storie del Mediterraneo? Esiste una letteratura mediterranea, così come esiste una letteratura ispano-americana o anglo-americana o di ogni continente? E qual è la natura del contributo italiano e greco a questa letteratura?
È difficile rispondere a queste domande, troppo generiche e ambiziose. Domande che non possono trovare risposta in un contesto strettamente storico-letterario. Ma quel che è certo è che, da Omero all’ultimo giovane scrittore emergente che troveremo domani in libreria, il Mediterraneo non si è accontentato di partecipare al grande viaggio artistico e letterario globale. Ha messo in moto questo viaggio, non da solo, ma come uno dei protagonisti principali.
E così come non è affatto facile, secondo Ferdinand Braudel, definire cosa sia il Mediterraneo, dove inizi e dove finisca, allo stesso modo parlare di “storie del Mediterraneo” sembra una sfida sproporzionata, illusoria, eppure affascinante e ricca. E perché la mappa delle avventure mediterranee potrebbe descrivere una parte molto ampia della vita degli uomini e delle donne di questo mondo.
Tutto sembra essere iniziato in mare, con l’Odissea, gli Argonauti, l’Eneide. Storie di guerra, amore, migrazioni, stati ideali, salvataggi, trappole, speranze, tragedie, lieto fine. Quel mondo aveva ancora i suoi dei, il Santuario era il suo protagonista, i nomi degli uomini definivano la loro natura e riecheggiavano nell’eternità. Le storie del Mediterraneo sono nate prima dei libri, prima della stampa, prima della comunicazione, e per questo motivo.
E oggi? Le grandi sfide alla sopravvivenza non sono ancora in primo piano? A Capo Malea, dove Odisseo perse la rotta mentre partiva per il suo immenso viaggio, oggi le navi migranti che arrivano anche dall’Anatolia sperano di raggiungere la loro Itaca e troppo spesso, come l’astuto marinaio, si perdono. Ma se l’uomo, dopo millenni, deve ancora confrontarsi con gli stessi mostri, che senso ha raccontare le sue avventure letterarie?
Non c’è niente di meglio di una grandissima sfida per creare un dialogo mediterraneo, ricco e benefico per l’uomo, le sue avventure, le storie raccontate oggi come ieri.
Hanno partecipato all’incontro:
– Ersi Sotiropoulou – Ansia, ricerca, sensualità. La testimonianza di Kostantinos Kavafis
– Theodosios Tasios – Filosofia ed emozione. Il Mediterraneo insegna l’allargamento della prospettiva di ricerca contro le ideologie e la cultura ultratecnocratica
– Petros Markaris – Atene come metafora del Mediterraneo? Lo sguardo di ricerca di Haritos sulle città del Mediterraneo
Per il Mediterraneo vale una constatazione forse unica per l’umanità: quella della relazione e dipendenza tra mare e cultura. È difficile trovare una tale relazione in altre parti del mondo.
– Vassilis Vassilikos – L‘uomo del Mediterraneo tra resistenza e fuga, tra esodo ed esilio
Le storie del Mediterraneo sono nate prima dei libri, prima della stampa, prima della comunicazione.
– Simone Perotti – Il modello mediterraneo. Una storia che non è ancora stata scritta
Il Mediterraneo è il luogo in cui tante delle risposte all’attuale emergenza possono e devono essere trovate
– Maurizio De Giovanni – Il noir del Mediterraneo. L’eroe della letteratura mediterranea è un ispettore?
La definizione del mediterraneo non è teorica – cosa sia il Mediterraneo – ma cosa porta il Mediterraneo.
Il racconto video della serata è disponibile al seguente link: Η αφήγηση της Μεσογείου – Bodossaki Lectures on Demand (blod.gr)
Maggiori informazioni su: iicatene.esteri.it