L’Istituto Italiano di Cultura di Londra presenta una mostra dal titolo Canaletto’s Venice Revisited (La Venezia di Canaletto rivisitata) , inaugurata al National Maritime Museum e visitabile fino al 25 settembre, dove è esposta la serie completa di 24 vedute veneziane dipinte da Canaletto negli anni ’30 del XVII secolo. Le opere, provenienti dalla famosa collezione dell’Abbazia di Woburn, costituiscono la più grande commissione singola mai ricevuta dall’artista italiano.
“Canaletto’s Venice Revisited” rivaluta Canaletto all’apice della sua carriera, guardando oltre le ampie vedute per cui è famoso per esaminare da vicino le caratteristiche che danno vita alla sua Venezia.
Pur essendo affascinante come sempre, Venezia oggi si trova ad affrontare molte sfide: la città è fragile e costruita su pilastri di legno, le inondazioni sono diventate più frequenti a causa dell’innalzamento del livello del mare e la città sta affrontando un forte calo demografico e un aumento del turismo di massa.
L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di sostenere cinque eventi nell’ambito di questa mostra che affronteranno tutti questi temi e altri ancora:
Una conferenza sul “progetto Rialto” per conoscere l’ambizioso progetto di trasformazione del mercato di Rialto con la storica urbana professoressa Donatella Calabi (Università di Architettura IUAV di Venezia); la proiezione del film “Welcome Venice”, un dramma familiare di Andrea Segre che esplora come l’identità veneziana stia cambiando nel XXI secolo; la conferenza “La cultura dell’acqua a Venezia” , per conoscere la tecnologia, la storia sociale e le dimensioni culturali dell’acqua con il professor David Gentilcore (Università Ca’Foscari di Venezia); l’incontro dal titolo “Guida alla Venezia antropocenica” con Luca Cosentino, editore di “The Guide to Anthropocene Venice per scoprire l’impatto dell’attività umana sulla laguna di Venezia e, infine, la conferenza “Campo Santa Maria Formosa” con il professor Shaul Bassi (Università Ca’Foscari di Venezia) per esplorare la storia e la cultura di uno dei campi più affascinanti di Venezia.
Maggiori informazioni su: iiclondra.esteri.it.