L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal partecipa al ciclo di proiezioni dal titolo “Hervé Guibert e il cinema”, che riunisce alcune opere cinematografiche chiave che hanno segnato lo scrittore.
Tra i film proiettati presso la Cinémathèque Québécoise:
4 dicembre – “Ladri di biciclette” di Vittori De Sica
- Roma, secondo dopoguerra. Antonio Ricci, un disoccupato, trova lavoro come attacchino comunale. Per lavorare deve però possedere una bicicletta e la sua è impegnata al Monte di Pietà, per cui la moglie Maria è costretta a dare in pegno le lenzuola per riscattarla. Proprio il primo giorno di lavoro, però, mentre tenta di incollare un manifesto cinematografico, la bicicletta gli viene rubata. Antonio rincorre il ladro, ma inutilmente. Andato a denunciare il furto alla polizia, si rende conto che le forze dell’ordine per quel piccolo e comune furto non potranno aiutarlo.
6 dicembre – “Teorema” di Pier Paolo Pasolini
- Un giovane misterioso (Terence Stamp) irrompe nella vita di una ricca famiglia milanese, composta da Paolo (Massimo Girotti), Lucia (Silvana Mangano) e i due figli Pietro e Odetta. Mentre sono riuniti a tavola, arriva un telegramma dove è annunciato l’imminente arrivo di un ospite. Chissà da dove, giunge un bel ragazzo, gentile, molto riservato, sguardo profondo e accattivante, che sconvolge la normalità delle abitudini borghesi della lussuosa casa immersa nel verde, folgorando ad uno ad uno tutti i componenti della famiglia.
Gli scritti di Hervé Guibert hanno segnato il mondo delle lettere francesi. Uno dei primi scrittori a raccontare gli anni dell’AIDS, è stato anche critico, sceneggiatore, fotografo, oltre che attento spettatore del cinema. I film in programma includono anche “L’homme blessé”, co-sceneggiato con Patrice Chéreau, “La pudeur ou l’impudeur”, opera finale dello scrittore malato, e “Guibert cinéma”, documentario di Anthony Doncque.
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