Marcello Mastroianni e Sofia Loren, ma anche Jacques Tati e Jeanne Moreau. E ancora uno scatto che ritrae Alberto Moravia alla conferenza stampa seduto accanto a Jean-Luc Godard, che rinnega la paternità della versione italiana del suo film “Il disprezzo” (“Le Mépris”, 1963).
Il Consolato Generale d’Italia a Nizza ospita la mostra “CINECITTÀ, Retrospettiva del Cinema italiano”, che raccoglie 56 scatti fotografici realizzati dal fotoreporter Rodrigo Pais nel decennio d’oro di produzione cinematografica italiana. L’esposizione testimonia il proficuo rapporto tra l’industria cinematografica italiana e quella francese, il cosiddetto “Asse italo-francese”. All’indomani del secondo conflitto mondiale, nell’ottobre del 1949 viene ufficializzato l’accordo bilaterale tra la Direzione Generale dello Spettacolo e il Centre National de la Cinématographie, una serie di accordi di coproduzioni per riconoscere la doppia nazionalità alle opere cinematografiche.
Nel decennio che segue, ben documentato negli scatti di Rodrigo Pais, registi, attrici e attori francesi giungono nella capitale italiana per realizzare un film o pubblicizzare pellicole pronte ad approdare sul mercato nazionale. Indimenticabili i fotoservizi dedicati a Jacques Tati, intervistato dal giornalista Carlo Mazzarella per la presentazione del film “Mio Zio” (“Mon oncle”, 1958) e a Francois Truffaut, a Roma assieme a Jeanne Moreau per la presentazione del film “Jules e Jim” (1962).
Circa 50 anni dopo la realizzazione di queste immagini, nasce un nuovo legame tra l’Italia e la Francia grazie all’associazione culturale franco-italiana Les Ateliers de CriBeau, che ha ideato e prodotto la mostra, in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Biblioteca Universitaria di Bologna.
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