In occasione del mese del pride in Danimarca, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen presenta “Pride i striber. Fumetti arcobaleno”: una mostra virtuale sul proprio profilo Facebook e Instagram che è un percorso alla scoperta della complessità delle relazioni e delle identità, in un alfabeto colorato dalle vignette e dalle parole dei fumetti italiani.
Agosto, in Danimarca, è il mese del pride. Trenta giorni durante i quali la comunità LGBTQIA+ – con tutta la sua varietà di lettere, identità e colori – manifesta l’orgoglio di essere se stessi e se stesse. Nata per commemorare i moti di Stonewall dell’anno precedente, la prima pride parade si svolse nel 1970 a New York. Il primo pride italiano fu invece organizzato nel 1994 a Roma: da allora le parate hanno raggiunto ogni angolo dell’Italia.
Persone omosessuali o bisessuali, transgender e non binarie, asessuali e aromantiche, e molte altre ancora: impossibile riassumere tutte le sfumature del queer in un unico quadro. Qualcosa che le accomuna però c’è: ciascuna identità è definita dal rapporto con le altre persone, con il proprio corpo, con la società che definisce ciò che è normale e ciò che non lo è. Una realtà sfaccettata che è entrata anche nella narrazione delle fumettiste e dei fumettisti italiani, aiutando tematiche fino a pochi anni fa poco considerate e controverse a divenire fonte di normale discussione culturale tra lettori.
Con la grafica di Alice Albiri, il progetto è curato da MaMa Comics, composta da Mas Silleni e Maya Quaianni, esperte del settore del fumetto e della comunicazione visiva, nell’ambito italiano e non solo. Mas lavora nell’editoria come editor, traduttrice e articolista freelance; Maya si occupa di comunicazione e ricerca accademica sulla nona arte in Italia e Spagna. Insieme, dal 2016 organizzano a Milano il festival di fumetti indipendenti Bricòla. Come MaMa Comics propongono idee di mostre, incontri e pubblicazioni per promuovere il rapporto unico tra italiano e nuvolette.
Maggiori informazioni su: iiccopenaghen.esteri.it.