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Due artisti italiani partecipano alla Biennale dell'Immagine in Movimento di Buenos Aires
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Due artisti italiani partecipano alla Biennale dell’Immagine in Movimento di Buenos Aires

Categorie: Cultura e creatività -Arti Visive -Cinema e Audiovisivo
Anto Milotta e Elisa Giardina Papa hanno presentato le loro recenti opere multimediali che, attraverso la memoria, propongono una riflessione complessa su dinamiche e temi della contemporaneità.
pubblico osservando l’opera “U Scantu”: A Disorderly Tale di Elisa Giardina Papa
L’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires ha collaborato alla VI edizione della BIM, Biennale dell’Immagine in Movimento, tenutasi a Buenos Aires dal 10 al 19 novembre, con due proposte artistiche : #IORESTOACASA di Anto Milotta e “U Scantu: A Disorderly Tale” di Elisa Giardina Papa.

Costretto dentro le mura domestiche tra marzo e maggio 2020, l’artista visivo e ricercatore Anto Milotta ha analizzato l’enorme archivio di Villa Martini, la casa in cui vive da circa cinque anni, analizzando ogni tipo di materiale (fotografie, diari, libri, lettere, certificati) riconducibile alla storia dei Martini, la famiglia che viveva nella villa prima del suo arrivo. Un’esplorazione che l’ha trasportato in un altro tempo, pur restando negli stessi spazi, in cui si sono sovrapposte le storie delle rispettive famiglie. Il film d’artista che ha ridato vita a questi reperti di memorie perdute mette in relazione materiale d’archivio e nuove produzioni audio-visive analogiche e digitali. L’archivio diventa una metafora per raccontare sé stessi attraverso oggetti e documenti; mentre i personaggi che l’hanno generato diventano i compagni di un viaggio a ritroso, in quell’Italia che dal Risorgimento a oggi, ha subito un profondo mutamento identitario.

“U Scantu: A Disorderly Tale” di Elisa Giardina Papa è stata in mostra nella 59° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia. L’installazione reinterpreta il mito siciliano delle donne di fora (“donne di fuori”), che la tradizione orale descrive al contempo femminee e mascoline, umane ma in parte animali, benevole e vendicative. L’installazione video ritrae le donne di fora come adolescenti che percorrono le strade di Gibellina Nuova pedalando sulle loro biciclette, personalizzate con potenti impianti stereo. Le scorribande di queste tuners sono inframmezzate da motivi testuali e visivi attinti da una raccolta di favole siciliane del XIX secolo, dai frammentari ricordi d’infanzia dell’artista riguardanti canzoni e storie che le raccontava sua nonna, e dai processi dell’Inquisizione che, nel XVI e XVII secolo, perseguivano le donne che ritenevano essere donne di fora. Accompagnato da sculture in ceramica di piedi d’oca e serpenti intrecciati realizzate in collaborazione con artigiani siciliani, “U Scantu”: A Disorderly Tale ripropone il magico, il rituale e il fantastico, come forze radicali in grado di mettere in discussione le categorie predeterminate di umanità e femminilità.

La BIM, curata da Cristina Voto, è un evento organizzato da CONTINENTE – Centro di ricerca e sviluppo di progetti legati alle arti audiovisive – e prodotto da UNTREF con il sostegno del Ministero della Cultura della Città di Buenos Aires, dell’Impulso Culturale e della Fondazione Santander. La programmazione dell’edizione 2022 si è concentrata su una questione determinante della nostra contemporaneità: dove vivere? Questa domanda è presentata come un modo per affrontare diverse preoccupazioni attuali. La crisi abitativa in tutto il mondo è un fatto innegabile. Allo stesso tempo, le ingiustizie sociali, insieme agli sconvolgimenti economici e politici, generano continui cambiamenti nei modi di vita e una vertiginosa dinamica dei territori. E, contemporaneamente, la realtà che presenta la nostra casa comune, la terra, ci porta a interrogarci e a riflettere sull’emergenza ecologica che interpella tutta la nostra specie e ci vede come principali responsabili. Casa, società, pianeta: dove vivere. Le opere saranno visitabili fino al 5 dicembre presso il Museo de la Inmigracion, Av. Antartida Argentina S/N, CABA.

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BIM Buenos Aires

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