L’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, in occasione della XVII edizione della Giornata del Contemporaneo, e nel quadro della grande mostra diffusa “Cantica21” presenta l’opera “Affari di famiglia“, una video-installazione a cura del Collettivo ZimmerFrei.
Il progetto artistico, documentario e antropologico, ritrae in modo originale lo “stato dell’arte” della famiglia contemporanea in Italia. Nasce sulla scorta di “Family Affair”, una serie di performance realizzate tra il 2015 e il 2018 in otto città europee e proseguite poi in Egitto, Grecia e Cina. La video-installazione comprende un centinaio di ritratti video di persone di tutte le età, appartenenti a famiglie di diversa composizione, distribuite su tutto il territorio italiano. Ritratti tutti con lo stesso formato: i soggetti sono al centro dell’inquadratura, inseriti nel loro ambiente domestico e posano come per uno scatto fotografico di lunga durata.
La voce fuori campo di ognuno dei soggetti racconta un fatto della propria famiglia. I personaggi, invece che guardare l’obiettivo come in un comune ritratto, hanno gli occhi chiusi, ma appaiono assorti e vigili allo stesso tempo, in ascolto dei loro stessi pensieri e del flusso dei ricordi, così come dei rumori provenienti dal resto della casa. Dalla struttura di famiglie sempre più disseminate e reticolari emerge il valore della convivenza come socialità vissuta, invenzione del quotidiano, proiezione nel futuro, condivisione dei luoghi, logistica raffinatissima della gestione del tempo, arena di inevitabili conflitti, ma anche di inaspettate risorse e rigenerazioni.
La video-installazione sarà disponibile e aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2022.
ZimmerFrei è un gruppo di artisti fondato a Bologna nel 2000 e formato da Massimo Carozzi (musicista e sound designer), Anna de Manincor (artista e filmmaker) e fino al 2019 anche da Anna Rispoli (artista e regista). ZimmerFrei produce installazioni sonore e video, performance, film documentari e serie fotografiche e si dedica all’investigazione di spazi urbani reali e immaginari, mescolando pratiche provenienti dal cinema, teatro e musica. I lavori recenti sono ritratti di città e cittadelle (il CERN di Ginevra, il quartiere del porto di Marsiglia, il campo di Mutonia, una strada di Bruxelles, l’isola di Terschelling, una collina a Copenhagen, un quartiere in trasformazione a Budapest, il lungofiume di Chalon-sur-Saône, Bologna città adottiva e la formazione di una nuova idea di cittadinanza), narrazioni che intrecciano documentario, scrittura sonora e visionarietà ed esplorano i confini tra spazi pubblici e territori privati. Nel 2019 ZimmerFrei ha vinto il premio Italian Council per l’arte contemporanea del MiC. Nel 2011 il museo MAMbo di Bologna ha dedicato una mostra personale a ZimmerFrei e ha acquisito una scultura luminosa nella Collezione Permanente, installandola all’ingresso della Cineteca di Bologna. Nel 2008 ZimmerFrei ha vinto una residenza all’ISCP di Brooklyn/NYC con il premio Pagine Bianche. Nel 2002 Anna de Manincor/ZimmerFrei espone alla 50ma Biennale d’Arte di Venezia a cura di Francesco Bonami, nel padiglione dedicato ai giovani artisti curato da Massimiliano Gioni.
“Cantica21” è un’iniziativa promossa dai Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Cultura. Dopo un concorso di selezione, che ha visto la partecipazione di quasi trecento artisti e collettivi provenienti da tutta Italia, sono stati selezionati un totale di 45 vincitori tra artisti emergenti e affermati, oltre ad alcuni progetti dedicati a Dante Alighieri in occasione dei 700 anni che ci separano dalla morte del Sommo Poeta. Il risultato è una grande mostra d’arte diffusa, che promuove e valorizza l’arte italiana contemporanea, esponendone i migliori prodotti in diverse sedi degli Istituti Italiani di Cultura, Ambasciate e Consolati Italiani nel mondo.
Maggiori informazioni su www.cantica21.it e iicbudapest.esteri.it