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Il Festival del Cinema d'Animazione Italiano per la prima volta in Australia
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Il Festival del Cinema d’Animazione Italiano per la prima volta in Australia

Categorie: Cultura e creatività -Cinema e Audiovisivo
La più significativa e completa collezione di film italiani d'animazione disponibile per il pubblico australiano.
Edition 0 Palace Theatre @ Como_LANDSCAPE

Si è concluso il primo Festival del Cinema d’Animazione Italiano in Australia, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne il 26 e 27 novembre, presso il Palace Cinema di South Yarra.

Un’occasione unica per gli amanti del cinema e dell’animazione, attraverso un programma caratterizzato da alcuni dei migliori lavori dei più grandi animatori italiani del XXI secolo.

“L’abbiamo chiamata ‘Edizione 0′ e la nostra intenzione è che diventi un festival consolidato e irrinunciabile nel calendario culturale di Melbourne. L’evento combina il meglio  della nuova animazione italiana attraverso una collezione di film classici di alcuni dei più rinomati maestri italiani. E’ un’incredibile opportunità per i melburniani di  vedere animazioni che non potrebbero vedere altrove” ha dichiarato il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, Angelo Gioè.

Suddiviso in tre parti, l’evento ha presentato le opere dei maestri degli ultimi 20 anni, tra nomi affermati e talenti emergenti: un insieme dei cortometraggi d’animazione italiani più amati, ammirati e premiati, che hanno estasiato il pubblico di tutto il mondo.

Nell’ambito del festival si è tenuto un incontro con due dei registi: Andrea Pierri, il cui lavoro artigianale e pittorico cerca di attirare lo spettatore nei mondi che ritrae; e Igor Imhoff, il cui lavoro digitale/3D/fotorealistico intende coinvolgere lo spettatore attraverso muri di immagini e suoni.

“L’animazione italiana presenta una vivacità e un’eleganza che mettono in luce le grandi potenzialità di questa forma d’arte e credo che molti saranno sorpresi dalla gamma di temi affrontati da questi animatori, dalla politica contemporanea alla rivisitazione di filastrocche classiche” ha spiegato Malcolm Turner, direttore del Festival.

 

 

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