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Il Festival "Multipli Forti" a New York
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Il Festival “Multipli Forti” a New York

Categorie: Cultura e creatività -Editoria e Letteratura
Il festival è stata un'iniziativa per la promozione della letteratura italiana rivolta al pubblico delle lettrici e dei lettori e al mondo editoriale internazionale.
IIC NY- Multipli Forti

Si è tenuto lo scorso 10, 11 e 12 aprile, presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York e anche in altre sedi, con la collaborazione di FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori), premio THE BRIDGE, Casa Italiana Zerilli Marimò,  NYU, CUNY Hunter College, CIMA e RIZZOLI Bookstore, la terza edizione del festival “Multipli Forti” Voci della Narrativa Contemporanea– che ha visto la partecipazione di: Francesca Archibugi, Annalena Benini, Matteo B. Bianchi, Giulia Calenda, Giulia Caminito, Giancarlo De Cataldo, Viola Di Grado, Alain Elkann, Emily Greenhouse, Isabella Hammad, Rea Hederman, Lorenza Honorati, Daniele Mencarelli, Andrea Molesini, Carmen Pellegrino,  Tommaso Pincio, Saif Raja, Loretta Santini per Ada D’Adamo, Nadeesha Uyangoda, Alice Urciolo, Marina Valensise, Massimo Vallerani , Carlo Vecce.

Il festival è stata un’iniziativa per la promozione della letteratura italiana rivolta al pubblico delle lettrici e dei lettori e al mondo editoriale internazionale. E’ stata una finestra transatlantica sulle maggiori tendenze letterarie della narrativa italiana del nostro tempo, raccontata dalle autrici e dagli autori che l’hanno scritta e la stanno scrivendo.

Alle autrici e agli autori ospiti, in dialogo tra loro e con le studiose e gli studiosi , le traduttrici e i traduttori, gli editor e gli specialisti americani, abbiamo chiesto di ragionare su sei temi portanti della letteratura attuale ed ogni evento di “Multipli Forti”, nei vari luoghi ed orari nell’arco delle tre giornate, si è aperto con dei loro testi inediti in relazione ai temi proposti : da quello dei destini collettivi e personali, lungo una linea che connette Dante ai tentativi odierni di scrivere in prima persona senza smettere di scrivere di tutto il mondo a quello dell’italianità in sé, giacché la letteratura italiana è in realtà da sempre innervata di vitali influenze straniere, aliene e anomali ; da quello del corpo a corpo con la realtà, connettendo il concetto cavalleresco di inchiesta a quello odierno dell’impegno politico e del reportage letterario, al tema del mito, in alleanza o in opposizione a quello della storia , due bacini d’immaginario che giocano con la fantasia e con la realtà, entrambe condivise, e che generano comunità; dal tema del corpo, cui abbiamo associato la questione del potere (un invito a meditare sui rapporti di forza che tentano di disciplinare i corpi che abitiamo, in relazione con istituzioni politiche, letterarie, e psico-fisiche ) a quello del genio dei luoghi, delle tradizioni vernacolari e locali in una terra di territori orgogliosamente diversi, della sottile linea che separa il familiare dall’estraneo.

Durante questa terza edizione, a questi sei temi di discussione se n’è aggiunto uno di grande interesse per la nostra letteratura contemporanea, quello del dialogo e degli intrecci tra la narrativa e i linguaggi audiovisuali. Un panel del Festival è stato dedicato a questo tema nella sede della New York University, l’Auditorium di casa italiana Zerilli Marimò. Successivamente al panel, sono stati stato proiettati con sottotitoli in inglese, in anteprima americana, i primi due episodi della serie televisiva “La Storia” di Elsa Morante, prodotta da Rai Fiction e Picomedia. La proiezione è stata introdotta dalla regista, Francesca Archibugi, dalla sceneggiatrice, Giulia Calenda, in presenza anche delle traduttrici americane dei libri di Elsa Morante, Jenny McPhee e Ann Goldstein. 

Si sono alternati altri eventi, ai panel tenuti dalle autrici e dagli autori, come Il Salone Internazionale del libro di Torino, per la prima volta protagonista a New York, moderato da Michael Reynolds e da Luca Briasco, in cui si è discusso sulle modalità di diffusione, promozione, penetrazione della narrativa contemporanea di lingua italiana nei mercati anglofoni. La nuova direttrice della più importante manifestazione editoriale italiana, Annalena Benini, ha presentato il programma culturale del nuovo corso del Salone e illustrato, insieme a Lorenza Honorati, le linee guida e di sviluppo del settore professionale, con particolare attenzione al lavoro del Rights Centre e ai progetti curati da Ilide Carmignani, legati al tema della traduzione, l’Autore Invisibile e il convegno Dall’Italiano al Mondo.

L’XI edizione del premio “The Bridge”, ha presentato le vincitrici e i vincitori americani e italiani dell’edizione 2023, annunciando le candidature italiane del 2024. Sono stati presenti anche scrittrici e scrittori, selezionati delle passate edizioni, e con loro le traduttrici e i traduttori di libri vincitori del premio suddetto, che, proprio attraverso il  lavoro di traduzione, hanno rafforzato e continuano a costruire legami tra la narrativa e la saggistica italiana e americana. Sono intervenuti anche rappresentanti delle istituzioni americane e italiane, sostenitori del premio insieme ad alcuni degli editori americani, che negli anni hanno pubblicato i libri vincitori.

Il Festival “Multipli Forti” e il premio “The Bridge”saranno poi presenti in un incontro al Salone Internazionale del Libro di Torino tra il 9 e il 13 maggio.

Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di New York

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