L’Ambasciata a New Delhi, gli Istituti Italiani di Cultura di New Delhi e Mumbai e il Consolato Generale di Bangalore si sono resi promotori di: India, Jazz Up! – Paolo Fresu & Rita Marcotulli in concerto, uno degli eventi di punta della stagione culturale italiana in India 2024.
La rassegna India, Jazz Up! ha riunito tre musicisti di livello mondiale in una performance, in grado di dare vita a tutte le sonorita’ della musica jazz contemporanea. Il trombettista jazz, Paolo Fresu, la pianista, Rita Marcotulli, e il percussionista, Trilok Gurtu, si sono esibiti a New Delhi lo scorso 29 febbraio (presso lo Stein Auditorium di India Habitat Centre), il 2 marzo a Mumbai (Tata Theatre, NCPA) e il 3 marzo a Bangalore (Prestige Srihari Khoday Center for Performing Arts).
L’Ambasciatore di Italia in India e Nepal, Vincenzo de Luca, ha infatti così commentato:
“Italia e India, eredi di antiche civilta’ e giovani democrazie, condividono l’esigenza di preservare il loro immenso patrimonio culturale e di tradizioni, con uno sguardo sempre rivolto all’innovazione. India, Jazz Up! e’ un vivido esempio di collaborazione tra i nostri due mondi musicali: le note mediterranee viaggiano e approdano in India dove si fondono perfettamente con i ritmi tradizionali. Tale unione di sonorita’ simboleggia il mutuo impegno nei rapporti fra i due Paesi e il segno distintivo di relazioni bilaterali in cui cultura e creativita’ rappresentano il ruolo cruciale giocato dal soft power. Un ruolo che ha origine da una tradizione di scambi millenaria e dalla comune consapevolezza del valore della solidarieta’ e dell’amicizia, che lega i due Paesi, che ha avuto il suo momento culmine con la recente costituzione del partenariato strategico”.
Ha, inoltre, aggiunto il Direttore dell’IIC di New Delhi, Andrea Anastasio:
“E’ stata un’occasione straordinaria assistere, a Delhi, alla performance di queste tre incredibili personalita’ musicali. Oltre al dono di vederle suonare insieme sul palco, ci hanno offerto anche un esempio tangibile di quello che succede quando identita’ culturali differenti non danno vita a muri, ma a sentieri che conducono a una visione condivisa di una bellezza a piu’ voci”.
Per la prima volta sul palco, tre voci musicali uniche e differenti insieme per uno speciale progetto in trio, che ha combinato eleganza formale ed elementi musicali tradizionali e moderni, provenienti dal mondo mediterraneo e dall’India, unendo al grande sapere del jazz il fascino della più completa world music. Tre veri maestri della musica con carriere illustri, virtuosi di diritto, con particolare predilezione ad espandere i confini musicali e esplorare nuove culture.
La sinergia creata dai 3 artisti sul palco, ha rappresentato perfettamente la missione delle nostre istituzioni in India: costruire ponti fra Italia e India e promuovere le relazioni bilaterali dei due Paesi in ogni settore, a partire dalle relazioni culturali, strumento potente di rafforzamento dell’amicizia Indo-Italiana.
I tre musicisti, nel corso del loro tour indiano, hanno inoltre tenuto un’apprezzatissima master-class, presso uno dei più quotati locali jazz della capitale, The Piano Man a New Delhi.
Paolo Fresu – Vincitore di un’estesa lista di premi, professore e direttore di numerose istituzioni italiane e internazionali, Paolo Fresu si è esibito in tutto il mondo con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni. Ha partecipato a circa 500 registrazioni, alcune come leader e altre come sideman, e ancora a tanti progetti che uniscono musica etnica, jazz, world music, musica antica e contemporanea. Fresu è direttore artistico del famoso festival di Berchidda “Time In Jazz”, giunto alla soglia delle quaranta edizioni. È anche coinvolto nella produzione di numerosi progetti multimediali, collabora con attori, danzatori, pittori, scultori e poeti, e scrive musiche per film, documentari, video, balletti e spettacoli teatrali. Paolo Fresu vive fra Parigi, Bologna e la Sardegna. Il suono unico della sua tromba è riconosciuto come uno dei più caratteristici nella scena jazz contemporanea.
Rita Marcotulli La pianista e compositrice romana ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia musica classica e ha cominciato a suonare professionalmente negli anni Settanta e poi velocemente con importanti artisti internazionali, quali Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone, Billy Cobham, Pino Daniele. Per il cinema, ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti, tra i quali il “David di Donatello” come miglior musicista, nel 2011. Ufficiale della Repubblica Italiana e membro della Royal Accademy di Svezia, oggi Marcotulli è rispettata per il suo stile di suono unico e la capacità di improvvisare. La sua fonte di ispirazione è vasta e include anche influenze dalla musica brasiliana, africana e indiana.
Trilok Gurtu – Percussionista di livello internazionale, Trilok Gurtu è stato cinque volte vincitore del Downbeat Critics Poll, come migliore percussionista, e candidato al Best Artist Asia/Pacific per i BBC World Music Awards. Nato a Mumbai da una famiglia di musicisti, ha iniziato a suonare all’età di 6 anni. Il suo stile, profondamente radicato nella tradizione indiana combinata con elementi jazz e rock, ne ha fatto un maestro affermato della World Music. Il suo ardente senso del ritmo ha attirato una lunga serie di collaborazioni con artisti di fama internazionale, fra cui John McLaughlin, Joe Zawinul, Jan Garbarek, Don Cherry, Pat Metheny, Pharoah Sanders, Dave Holland e con molti musicisti da India, Africa e altri paesi.