Dal 31 luglio al 10 agosto la mostra di opere contemporanee “Arte e Saperi” ha fatto tappa a Luxor, alla presenza delle autorità accademiche egiziane presso la facoltà di Belle Arti della locale Università.
La prima edizione del progetto risale all’esposizione che si era tenuta, nel giugno 2022, presso l’Accademia Dei Romani a Roma. Alla tappa romana è seguita poi quella del Cairo, fino allo scorso 30 marzo, con la mostra allestita presso la sala mostre dell’Istituto Italiano di Cultura Il Cairo che ne ha curato anche la pubblicazione del catalogo. L’iniziativa ha riscosso gli apprezzamenti della critica e della stampa locale, oltre ad un buon successo di pubblico, dovuto anche alla partecipazione degli studenti e dei docenti della vicina facoltà di Belle Arti dell’Università del Cairo.
Il curatore della mostra e fondatore dell’Accademia dei Romani, Gerardo Lo Russo, formatosi a Palermo e a Napoli, ha diretto l’Accademia di Belle Arti di Roma dal 2007 al 2013, collaborando con artisti del calibro di Burri, Perilli, Consagra, Picasso, Rotko, Soto, Pomodoro, Mirò e Pasmore. Artista poliedrico, Lo Russo si esprime nei linguaggi della scultura, della grafica e della pittura, é inoltre membro onorario dell’Accademia di Russia e collabora con le maggiori Scuole d’arte della Cina e dell’Azerbaijan.
Con la collettiva “Arte e Saperi” Lo Russo ha riunito artisti e professori italiani intorno al rapporto che intercorre tra arte e conoscenza. Tra loro, vale la pena citare Carlo Bozzo, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Massimo Pistone, Presidente dell’Istituto Montecelio, oltre a Ferdinando Fedele, Francesco Intrrecciagli e Lucio Fabale, che insegnano all’Accademia di Belle Arti della Capitale.
Il tema della mostra, che ha un chiaro fondamento pedagogico, si sviluppa fino ad incarnarsi nell’esperienza esistenziale degli artisti, il cui sguardo si confronta con il mondo attraverso punti di vista originali ed insostituibili. Arte e scienza diventano inconciliabili solo nell’estetica iper romantica, che tende a sfociare nel nichilismo. La Riforma del sistema italiano di Alta Formazione artistica del 1998, invece, ha inteso sdoganare il vasto mondo dello sviluppo creativo contemporaneo, svincolandolo dal complesso delle tecniche e dei concetti tradizionali. Oggi i saperi rappresentano le metodologie e le conoscenze d’avanguardia circolanti nelle Accademie d’Arte e si applicano alla pittura ad olio, alla scultura, all’arte digitale, alle performance e alle installazioni oltre che alla grafica. Non è estraneo allo spirito versatile dell’artista contemporaneo – a giudizio di Lo Russo – il confronto con la tradizione mediterranea egiziana e l’eventuale contaminazione dei linguaggi.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura de Il Cairo