In occasione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo 2023, l’Istituto Italiano di Oslo, in collaborazione con l’Ambasciata Svizzera di Norvegia, grazie al patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e tutti i principali partner della promozione linguistica linguistica (MiC, MIM, MUR, CePeLL, Governo della Confederazione Elvetica, Accademia della Crusca, CGIE, Comunità Radiotelevisiva Italofona, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, RAI Italia), dell’Ambasciata d’Italia Oslo e della Società Dante Alighieri- Lingua e Cultura Italiane- Comitato di Oslo, ha organizzato la mostra e conferenza su Italo Calvino “Mr. Palomar goes to Oslo”, in occasione del centenario della sua nascita.
Italo Calvino è uno dei pochissimi scrittori capaci di disegnare con le parole. Le sue “Città Invisibili” sono forse l’esempio più aulico di come le parole diventano segni, la successione di parole diventano linee e le frasi diventano rappresentazioni, disegnate di idee e pensieri. Se il disegno è un linguaggio universale capace di interagire con chiunque, i disegni delle città, planimetrie, paesaggi scritti da Calvino sono disegni che ognuno è capace di fissare nella propria immaginazione, linguaggi universali ed universalmente riconoscibili. Da questa considerazione nasce l’idea di costringere ancora una volta Palomar a viaggiare, per aggiungere alla sua capacità analitica di rappresentare un mondo sempre più difficile da capire, la visita ad una città a lui sconosciuta: Oslo. Non si tratta dunque di disegnare qualcosa che Calvino ha già disegnato, ma aggiungere ai racconti di Palomar nuovi racconti in forma di linee, segni, disegni. Palomar non può descrivere Oslo così come la vede, questa volta la vista diretta della città gli è impossibile, lo sguardo precluso, la conoscenza della realtà fisica è intangibile. Lui ad Oslo non c’è mai stato, non ha che lontane notizie. Allora, costretto ad una nuova esperienza, decide di abbandonare le parole e prova a disegnare cosa potrà trovare: il mare, i colori, gli edifici, la struttura della città. Realizza così una serie di mappe dell’immaginazione o delle aspettative: dei desideri o delle idee.
Questi racconti bidimensionali sono appunti che, in forma di mappe piene di errori ed approssimazioni di paesaggi sconosciuti, irreali, immaginari, diventano racconti propedeutici al viaggio di Palomar. È una preparazione irrazionale di un viaggio razionale dal sud dell’Europa, dal centro del mediterraneo, dove adesso Palomar si trova, verso l’estremo nord dell’Europa e del mondo. Una sfida nuova per lui, affrontata con mezzi nuovi, con strumenti a lui meno congeniali, che prova ad usare però con la stessa precisa perizia nel rendere l’irreale reale, il falso vero e l’impossibile possibile. Nasce così il titolo della mostra: Mr Palomar goes to Oslo.
Il progetto espositivo del prof. architetto Valerio Morabito, curatore della mostra, nasce dallo studio dei modelli urbani calviniani, presenti in varie forme nella poetica dell’autore. Consolidato e articolato, infatti, è oggi il legame tra le discipline tecnico-scientifiche e la produzione di Italo Calvino. I suoi testi sono stati ampiamente interpretati da parte degli esperti del settore, come riferimenti per la comprensione dei fenomeni inerenti alla città moderna. La cultura architettonica inscritta nella composizione di alcune opere calviniane si interseca con il suo interesse per tematiche di stampo paesaggistico e ambientale. Il discorso su rapporto cultura-natura è, difatti, un aspetto distintivo della produzione calviniana che rende l’autore un intellettuale trasversale e quanto mai attuale.
La conferenza è stata tenuta dal critico letterario norvegese, Peter Mork, che ha sottolineato come la produzione letteraria di Italo Calvino è segnata da una sperimentazione letteraria senza sosta. Malgrado i suoi esperimenti di forma, troviamo dei leitmotiv che attraversano tutta la produzione letteraria calviniana, in particolare la dinamica tra il brulichio della fantasia e le forme pulite della logica è un elemento sempre presente nello sguardo, che i suoi personaggi posano sulla realtà. Infatti, personaggi quali il partigiano Pin, il Barone Rampane, Marcovaldo o Palomar, osservano ed immaginano il mondo circostante in maniera originale, così che esso possa essere scoperto in modi sempre nuovi e sorprendenti. In questa presentazione della produzione letteraria di Italo Calvino, Peter Mork ci invita a seguire lo sguardo di alcuni dei protagonisti calviniani che possono aiutarci ad immaginare nuovi modelli urbani più sostenibili per il nostro presente.
VALERIO MORABITO
Valerio Morabito, laureato in Architettura presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dottore di Ricerca in “Architettura dei parchi e dei giardini e assetto del territorio”, è Adjunct Professor presso Department of Landscape della School of Design University of Pennsylvania e Ricercatore Universitario in Architettura del Paesaggio presso il Dipartimento ArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nel 2012 ha fondato lo Spin off Accademico denominato APS spin off UNIRC, presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Spin off legato ai temi scientifici del paesaggio, dell’architettura ecosostenibile e della programmazione multidisciplinare del territorio. In qualità di Team Leader progettista di APS s.r.l. Spin Off Unirc ho ottenuto molti riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale, tra i più importanti si ricordano. Ha insegnato, pubblicato e lavorato a livello internazionale, principalmente negli Stati Uniti e in Cina, oltre che nel suo Paese natale. Nella primavera del 2022 è stato borsista all’American Academy di Roma, dove ha realizzato la serie di disegni di città americane che saranno esposti in occasione della manifestazione Design Philadelphia.
PETER MORK
Peter Mork, laureato in lettere moderne, ha scritto la sua tesi di laurea su Italo Calvino. È redattore della rivista letteraria «BLA» ed editore nella casa editrice Cappelen Damm Grunnskole.
Per maggiori informazioni: Istituto Di Cultura – Oslo