Uno dei primi eventi del Festival italiano in Slovacchia “Dolce Vitaj”, giunto questo anno alla XVI edizione, presenta la mostra di Paolo Masi, artista della scena alternativa degli anni ’60 esposto, fra gli altri, alla Biennale di Venezia (1978) e alla Quadriennale di Roma (1986).
La mostra è stata inaugurata il 18 maggio alla presenza della Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava Alessandra Sanniti e della Direttrice della Galleria Civica di Žilina Miroslava Sikorová.
Paolo Masi (Firenze, 1933) studia pittura all’Accademia d’Arte di Zurigo, e sin dagli anni Sessanta è attivo sulla scena artistica, con un percorso segnato da un’ininterrotta sperimentazione. Collabora in quelli anni con Lanfranco Baldi, Auro Lecci, Maurizio Nannucci, al gruppo di ricerca estetica Centro F/Uno (1967-70). Durante un periodo trascorso a New York rivolge la sua ricerca e la sua attenzione agli elementi urbani più semplici (tombini, muri, pavimentazioni), riproducendoli in polaroid o tramite frottage.
L’installazione Senza titolo (Trasparenza) del 2003, composta da decine di lastre di plexiglas dipinto, è entrata a far parte della Collezione permanente del Centro Pecci di Prato ed è stata presentata al Museum of Contemporary Art di Shanghai.
Opere storiche dell’artista si trovano nelle collezioni del Mart di Rovereto, della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze e della Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Il festival “Dolce Vitaj” si svolge in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Slovacchia e la Camera di Commercio Italo-Slovacca, sotto il Patrocinio del Sindaco di Bratislava Matus Vallo.
Maggiori informazioni su: iicbratislava.esteri.it.