Il 10 novembre è stata inaugurata a Barcellona la mostra “Farnesina Digital Art Experience” presso l’Espronceda Institute for Art and Culture. La mostra, promossa dalla Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e curata da Bright Festival di Milano, è stata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona con il Patrocinio del MAECI, dell’Ambasciata d’Italia a Madrid e del Consolato Generale a Barcellona.
Lanciata nel dicembre 2019 con il grande evento di videomapping della facciata della Farnesina, dopo le tappe di Buenos Aires, Madrid e Lione nel 2021, il progetto è arrivato anche a Barcellona. La mostra, frutto del lavoro di ben 26 studi d’arte digitale italiani e di 22 artisti, comprende una performance originale della durata di 70 minuti totalmente immersiva, oltre al videomapping del Palazzo della Farnesina, ricostruito con un modello in scala, e diverse opere tridimensionali. In virtù della sua grande portata innovativa, la mostra è stata prescelta per essere inserita nella propria programmazione dal prestigioso Festival Loop di Barcellona, uno dei principali appuntamenti internazionali di videoarte che quest’anno si svolge dall’8 al 20 novembre.
In occasione dell’evento d’inaugurazione il Console Generale, Emanuele Manzitti, ha sottolineato come la digitalizzazione in campo artistico consenta di interpretare e leggere il mondo contemporaneo, attraverso messaggi più diretti e immediatamente fruibili da un pubblico sempre più giovane e tecnologico. Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, Lucio Izzo, ha invece ricordato come lo stesso titolo della mostra – ispirato dal nome del palazzo che ospita il MAECI e la Collezione Farnesina, una delle più importanti collezioni pubbliche non museali di arte contemporanea – sia testimone dell’impegno del nostro Ministero nel diffondere l’arte contemporanea italiana, anche nelle sue declinazioni più moderne, sottolineandone la continuità evolutiva con la grande tradizione dei secoli passati. Del resto, tra le immagini utilizzate e rielaborate dagli artisti presentati non mancano opere di maestri come Piero della Francesca o Caravaggio, così come le architetture romaniche, rinascimentali, barocche e razionaliste della Penisola in una vera e propria suggestiva fusione della nostra storia culturale.
Dato il grande successo fin dai primi giorni di programmazione, la durata della mostra, inizialmente prevista dal 10 al 25 novembre, sarà prorogata fino al 14 dicembre.