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Inaugurata la tappa etiope della mostra di Flaminia Mantegazza
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Inaugurata la tappa etiope della mostra di Flaminia Mantegazza

Categorie: Cultura e creatività -Arti Performative -Arti Visive
La mostra potrà essere visitata presso l’Istituto Italiano di Addis Abeba fino al 10 febbraio 2024 e, successivamente, proseguirà il suo tour a Nairobi.
“Una infinita attesa dell’alba” Ph: Yonas Gebremedhen

L’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba ospita fino al 10 febbraio, la seconda tappa del tour africano della mostra “Una infinita attesa dell’alba” dell’artista Flaminia Mantegazza, promossa in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Nel rompere le barriere delle pratiche artistiche tradizionali, Flaminia Mantegazza sperimenta un approccio che integra nelle sue opere oggetti di carta quotidiana, come riviste, giornali o scontrini. Il vasto pubblico etiope accorso al vernissage della mostra è rimasto affascinato dallo spirito inventivo e dall’originalità delle opere d’arte che colpiscono per la loro grande forza e poesia. Numerose personalità culturali ed accademiche etiopi, ambasciatori ed altri esponenti del corpo diplomatico e, soprattutto, i giovani hanno seguito con molto entusiasmo il percorso espositivo curato magistralmente da Giovanna dalla Chiesa e presentato per l’occasione dall’artista stessa che, dai materiali scelti e dalle tecniche di realizzazione fino alle tematiche proposte, ci invita a una profonda riflessione sul nostro fragile pianeta e le sue risorse.

Il suggestivo viaggio nel mondo della creatività dell’artista italo-brasiliana è stato seguito dalla prima etiope del film “Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli e Alessandro Borghi (David di Donatello per il miglior film 2023 e Premio della Giuria del 76° edizione del Festival di Cannes) che, presentato nell’ambito della II edizione del Festival del Cinema Italiano in Etiopia, ha approfondito, a sua volta, l’affascinate racconto sul rapporto indissolubile tra l’Uomo e la Natura.

L’esposizione è stata accompagnata da laboratori sul riutilizzo artistico della carta che Flaminia Mantegazza ha tenuto a beneficio degli alunni della Scuola Italiana di Addis Abeba per stimolare la creatività dei più piccoli mediante comportamenti sostenibili. Sono altresì in programma una serie di visite guidate, in particolare a favore di giovani (studenti dell’Accademia di Belle Arti e dell’Università di Addis Abeba, del locale Istituto Statale Onnicomprensivo Galileo Galilei ecc.). La mostra potrà essere visitata presso l’Istituto Italiano di Addis Abeba fino al 10 febbraio 2024 e, successivamente, proseguirà il suo tour a Nairobi.

Flaminia Mantegazza si è formata tra Rio de Janeiro, dove si è laureata in Economia e Storia, e Roma. In Italia ha riscoperto la passione per l’arte, che aveva intrapreso alla Scuola di Arti Visive Parque Lage di Rio. Sul finire degli anni Novanta, comincia a manipolare la carta di rotocalchi e giornali con grande versatilità e ne fa il materiale privilegiato del proprio lavoro (bassorilievi a parete, sculture, grandi installazioni), accompagnandolo con colori acrilici di timbro netto e brillante. Ha esposto con regolarità, realizzando mostre in Italia e all’estero (Istanbul, Atene, Londra, Mosca, Dakar) e ha sviluppato progetti installativi urbanistico-ambientali anche di grande portata, come quello permanente del Museo MUST di Faenza.

Per maggiori informazioni:

Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba

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