L’Istituto Italiano di Cultura Il Cairo ha inaugurato lo scorso 17 gennaio, presso la galleria della propria sede, la mostra fotografica “Incontro di due civiltà”, a cura del Prof. Samy Nada. L’esposizione intende catturare quei dettagli assai significativi delle opere degli artisti del Rinascimento e del Barocco italiano, che gli occhi egiziani dell’autore traducono in una sorta di puzzle creativo. Si tratta di opere grandiose dell’ingegno di Bernini, Michelangelo e Bonarroti, tanto per citarne alcuni, cariche di simboli estetici e ricche di quel vocabolario distintivo – tratto dall’eredità architettonica delle civiltà egiziana e romana antica – che le rendono straordinarie e uniche, oltre a rappresentare una combinazione artistica senza pari. Le parole intime dell’Autore, tracciano così il filo conduttore della narrazione fotografica:
«Roma e il sogno italiano… visioni e immaginazione accattivanti… la sogno ancora e la vivo… e vive dentro di me… fino alla fine del viaggio della vita».
Le visioni impressionistiche dell’artista Samy Nada sono state incarnate – cariche di tutti i significati d’amore e intimità nei confronti dell’esperienza italiana – riportando attraverso il linguaggio artistico della fotografia la straordinaria bellezza contenuta nel patrimonio architettonico del Rinascimento e del Barocco italiano, così da catturare i nostri cuori e le nostre anime. Il vernissage dello scorso 17 gennaio ha visto la presenza, oltre che di molti collaboratori e colleghi del Prof. Samy Nada, anche degli studenti dell’Accademia Nazionale del Cinema e della facoltà di Belle Arti dell’Università del Cairo. La mostra resterà aperta presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Il Cairo fino al prossimo 31 gennaio 2024 e sarà visitabile con ingresso libero negli orari di apertura dell’Istituto.
Attualmente docente di architettura d’interni ed ex decano della facoltà di belle arti dell’università degli studi di Al Minia, nel cuore dell’Egitto, il Prof. Nada ottenne nel 1992 una borsa di studio dalla facoltà di architettura dell’università La Sapienza di Roma, al fine di svolgere – sotto la supervisione del collega italo-egiziano Ugo Macrì – alcune ricerche di documentazione sul campo a proposito delle più celebri piazze della capitale. Il Prof. Macrì, dal canto suo, aveva avviato, fin dagli anni cinquanta, una collaborazione alla progettazione di opere realizzate in Italia e all’estero presso lo studio del Prof. Ludovico Quaroni e dell’Ingegner Adolfo De Carlo e, dal 1956 fino al 1994, era stato incardinato presso la cattedra di scienze dei materiali e delle costruzioni della facoltà di architettura della prima università di Roma. Peraltro, in occasione del periodo di dottorato in Italia, proprio mentre muoveva i primi passi nello studio della tradizione artistica italiana, il Prof. Nada ebbe modo di incontrare l’archistar Paolo Portoghesi a Roma.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura Il Cairo