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La Libia si unisce alle celebrazioni per la Settimana della Cucina Italiana nel mondo
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La Libia si unisce alle celebrazioni per la Settimana della Cucina Italiana nel mondo

Categorie: Cultura e creatività -Enogastronomia
Per l'occasione l'ambasciata italiana di Tripoli ha offerto un banchetto con i piatti tipici della tradizione gastronomica italiana e libica.
libia

Italia-Libia: la cucina tra le due sponde del Mediterraneo“: questo il titolo della serata organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Tripoli in collaborazione con il locale Ufficio ICE, dedicata alla cucina italiana e alle sue influenze nella tradizione culinaria araba. Una iniziativa che si inserisce a pieno titolo nel fitto calendario di eventi promosso in più di cento Paesi da Ambasciate, Consolati, Istituti di Cultura e Uffici ICE per la Settimana della Cucina Italiana nel mondo appena conclusasi.

Un importante appuntamento che viene celebrato per la prima volta nella capitale libica dopo anni di instabilità del paese, in sintonia con l’azione di rilancio perseguita dall’Ambasciata d’Italia per rafforzare la cooperazione culturale bilaterale, che ha visto sinora l’organizzazione di numerosi eventi nel campo dell’archeologia, architettura e design. Adesso è la volta della cucina italiana, della valorizzazione delle eccellenze del settore gastronomico del nostro paese, in un costante dialogo con la realtà locale.

La serata si è svolta domenica 11 dicembre presso le sale del Corinthia Hotel di Tripoli, alla presenza di numerosi ospiti internazionali e libici, del mondo dell’imprenditoria e della cultura. Un team composto da cuochi di diverse nazionalità guidati dall’Executive Chef italiano Simone Marchi ha presentato durante la serata piatti tipici della tradizione gastronomica italiana, abbinati a piatti tipici della tradizione libica, esaltandone le specificità comuni. A testimonianza di come i forti legami culturali esistenti tra Italia e Libia si estendano anche in ambito culinario, dove diversi sono i piatti di origine italiana presenti sulle tavole libiche ed entrati nel tempo a far parte nella tradizione culinaria del paese. Numerosi inoltre gli stand di prodotti gastronomici italiani presenti in sala, allestiti per l’occasione da diversi importatori in Libia grazie alla partecipazione dell’Ufficio ICE di Tripoli.  Una vetrina delle eccellenze della gastronomia italiana che ha voluto in qualche modo lanciare un messaggio di normalità e di ripresa in un paese che guarda all’Italia sempre con grande ammirazione e interesse.

La serata inoltre è stata un’occasione per lanciare attraverso la proiezione di video realizzati e promossi dal Ministero degli Affari Esteri, i messaggi di “convivialità, sostenibilità e innovazione” che si pongono alla base della cultura gastronomica italiana, per uno stile di vita alimentare sano e sostenibile. Dunque “la salute delle persone e la tutela del pianeta”, principi strettamente connessi al tema “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione” scelto dalla città di Roma quale candidata a ospitare l’Expo 2030 e ispirato alla ricerca di nuove soluzioni e strategie per affrontare insieme le grandi sfide della sostenibilità, dell’inclusione e dell’innovazione tecnologica.

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