Lunedì 24 ottobre si è aperta a Tripoli, presso la sede del Museo della Libia, la mostra itinerante 3CODESIGN, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e curata dall’architetto Silvana Annicchiarico. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre.
Dopo un lungo tour che ha toccato diversi Paesi del mondo tra cui Cina, Qatar, Canada, Stati Uniti, Tunisia ed Estonia, la mostra arriva anche in Libia, a Tripoli, accolta dal grande entusiasmo del mondo accademico ed artistico della capitale. Dopo la tappa di Tripoli, la mostra proseguirà per Bengasi in collaborazione con il locale Consolato Generale d’Italia.
L’evento, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Tripoli in collaborazione con il Dipartimento di Antichità della Libia (DoA), è dedicato al design del riciclo e all’ideazione e realizzazione di oggetti con materiali riciclati di cui l’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali. La mostra, presentata dal Prof. Steita Senussi dell’Università di Bengasi, espone una cinquantina di oggetti che usano tecnologie di produzione e materiali di riciclo, ideati da giovani designer italiani emergenti affiancati da alcuni grandi nomi, per raccontare in che modo gli scarti tornino ad essere materie prime alla base di un’economia circolare che sappia andare oltre lo spreco.
Si tratta di un’iniziativa molto importante per portare all’attenzione del pubblico libico non solo il design italiano ma anche i temi della sostenibilità e dell’economia circolare
– ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia Giuseppe Buccino Grimaldi.
Lo facciamo in uno dei più bei edifici storici di Tripoli e attraverso un medium, il design, che rappresenta un linguaggio universale nonché una delle eccellenze dell’Italia più apprezzate nel mondo.
L’iniziativa, che segue di pochi giorni il recente successo della 1^ Edizione della Giornata dell’Amicizia Italo Libica (Tripoli, 15 ottobre), segna un ulteriore passo in avanti che l’Ambasciata d’Italia insieme ai suoi partner libici compie per rafforzare la cooperazione culturale tra i due Paesi, incentivare lo studio della lingua e della cultura italiana nei diversi contesti di apprendimento, garantire una adeguata formazione degli insegnanti libici di lingua italiana e favorire la più ampia offerta di borse di studio da parte del Governo italiano per gli studenti libici che desiderano studiare in Italia. Tutto questo in vista della completa riapertura dell’Istituto Italiano di Cultura e alla piena ripresa delle sue attività.