Nel 2020, in concomitanza con le celebrazioni per il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, è stato indetto l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, che si svolge finalmente nel 2022, rinviato a causa della pandemia. Nel 2022 ricorre anche il 200° anniversario della morte dello scultore neoclassico italiano Antonio Canova (1757-1822). Per questa occasione, Novalis Art Design è lieta di ospitare la mostra itinerante Jodice Canova, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong, dopo varie tappe a Bassano del Grappa, Milano, Arezzo, Città del Messico e San Marino, che si sposterà poi a Shanghai nel corso dell’anno.
Jodice Canova mette in dialogo due artisti italiani di epoche diverse: uno dei più grandi scultori del Neoclassicismo europeo e uno dei maggiori interpreti della fotografia contemporanea italiana e internazionale; un connubio che unisce ideale e reale, corpo e anima, materia e immagine.
Mimmo Jodice interpreta 17 sculture di Canova con 52 scatti, di cui quattro o cinque dedicati a ciascuna opera d’arte. Seleziona scorci, punti di vista, mantenendo una scala 1:1 tra il dettaglio scultoreo messo a fuoco e la dimensione della stampa fotografica. Cerca una connessione viscerale con Canova, con la sua visione, il suo processo creativo e nell’accostarsi alle sculture fa rivivere il corpo naturale, esalta la morbidezza della carne, riportandola in vita. Jodice racconta in un’intervista un aspetto di Canova che lo aveva particolarmente affascinato:
si dice che l’artista, quando presentava le opere finite ai suoi committenti, lo facesse al buio e con la sola luce di una candela tracciasse le forme delle sculture, esaltandone la naturale bellezza. Allo stesso modo Jodice cerca di restituire questa visione ravvicinata e “carnale” allo spettatore, con una magistrale collocazione delle fonti luminose e un’attenta ricerca dei toni chiaroscurali (“Rai News”, 2018).
Canova nelle sue opere cerca di raggiungere l’idea assoluta di “Bello”, concepito secondo i principi neoclassici della forma pura, priva di ogni tipo di passione, tormento ed eccesso. Jodice attraverso i suoi quadri non solo riesce a riproporre questa tensione estatica, la bellezza e la leggerezza dei personaggi, ma enfatizza questi elementi concentrandosi su alcuni tratti e zoomando sui volti, dando nuova vita alle opere d’arte e rendendole molto contemporanee. Nella scelta dei dettagli Jodice non cerca la bellezza quanto l’intensità:
non ho una nozione credibile di bellezza. È l’ultimo dei miei problemi conoscere qualcosa perché è bello. L’obiettivo del mio lavoro è l’intensità. È da qui che scaturisce l’emozione. Non conosco altri percorsi autentici (intervista per “Repubblica”, 2016).
Nelle fotografie, le opere di Jodice e Canova diventano davvero un duo, un binomio e un rispecchiamento di due grandi artisti che insieme cristallizzano la capacità dell’arte di essere eternamente emotiva.
Maggiori informazioni su: iichongkong.esteri.it.