Dopo l’esordio al Goethe-Institut di Roma e la tappa a maggio nella città metafisica di Tresigallo, la sperimentazione intermediale di Federica Altieri è approdata in Danimarca il 26 settembre, all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, raggiungendo il suo apice e la sua maggiore espansione di ricerca creativa. La sperimentazione in Danimarca inizia al Nordisk Teaterlaboratorium in Holstebro, partner del progetto SPORES e termina all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, anch’esso partner e sostenitore del progetto e collaboratore dell’Associazione Appercezioni da diversi anni.
La sperimentazione, che si avvale del potenziamento tecnologico della più importante azienda italiana del settore Carraro LAB (rappresentata da Roberto e Andrea Carraro), ha visto questa volta protagonisti reali e virtuali: Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Maria Letizia Gorga, Ermanno Baron, Paola Favoino, Giulio Calarco, Oriana Cardaci, Daniele Torracca, Claudio Ammendola, Barbara Faonio, Diego Colaiori, Molli Nardone, Alessandra Fiordaliso, Yurii Khadzhymiti, il gruppo di Alice Occhiali e Valerio Peroni: Andrea De Robbio, Giovanna Zanchetta, Juraj Benko, Oriane Hours; con il supporto tecnico di Paul Hales e Fausto Pro. Gli spettacoli presentati sono stati intermediali: sviluppano una nuova metodologia di performance, frutto di una collaborazione tra artisti, ingegneri, critici, professori universitari e studenti.
Nato da un’idea di Federica Altieri, il progetto SPORES si ispira alla più grande rivoluzione scientifica di tutti i tempi: la fisica quantistica formulata dal giovane scienziato tedesco Werner Heisenberg nel 1925 sull’isola di Helgoland, nel Mare del Nord. La mostra vuole esplorare l’enorme portata della “teoria dei quanti” con l’obiettivo di creare un viaggio profondo tra arte e scienza attraverso il linguaggio poetico. Partendo dalla “Parola Poetica” di Valerio Magrelli, (Italia), Anja Kampmann (Germania), Ulrik Skeel (Danimarca), Jacqueline Risset (Francia), Eliana Leshaj (Albania) sono state organizzate una serie di performance che confluiscono l’una nell’altra.
Musica, teatro, metaverso, danza, poesia, fotografia si fondono in un percorso interattivo con il pubblico. Un attraversamento dello spazio itinerante: un percorso a tappe, in cui il doveroso distanziamento del pubblico diviene “installazione”. Un cast di eccellenze della cultura internazionale creerà uno spettacolo dal forte impatto emotivo.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen