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La "Scapiliata" di Leonardo in mostra a Shanghai
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La “Scapiliata” di Leonardo in mostra a Shanghai

Categorie: Cultura e creatività -Pittura -Arti Visive -Musica e spettacolo
La mostra espone al Museo di Shanghai 11 opere originali di Leonardo da Vinci tratte dal Codice Atlantico, 4 opere di Boltraffio, Luini e Melzi, discepoli di Leonardo.
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Il 10 dicembre si è svolta l’inaugurazione della mostra “Who is Leonardo da Vinci?” allo Shanghai Museum, che ha riaperto le sue porte proprio in occasione di questo evento, a cui ha preso parte un gran numero di ospiti d’eccellenza, inclusi giornalisti e personalità del mondo dell’arte. La mostra, organizzata dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e dallo Shanghai Museum, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, rimarrà aperta al pubblico fino al 14 aprile 2024.

Dopo i saluti istituzionali dell’Ambasciatore Italiano, Massimo Ambrosetti, e del Direttore del Dipartimento della Cultura e del Turismo della Municipalità di Shanghai, il Direttore Chu Xiaobo ha evidenziato come il Museo di Shanghai rappresenti un’importante finestra sia sulla Cina che sull’intero mondo. Realizzando numerosi scambi con molte istituzioni culturali e museali internazionali, tra cui l’Italia, il Museo vuole valorizzare e favorire uno scambio di comprensione tra diverse civiltà. La mostra Who is Leonardo da Vinci? si colloca perfettamente all’interno di questo programma culturale.

L’Ambasciatore Ambrosetti ha, inoltre, commentato:

“Il continuo desiderio di Leonardo di conoscere, capire e creare è paradigmatico di alcune caratteristiche proprie a grandi civiltà, come quella italiana e quella cinese, che continuano a sviluppare – anche attraverso eventi come questo – un proficuo dialogo culturale che unisce le loro antiche radici al fiorire e al rinnovarsi delle loro identità contemporanee”.

Fa fatto seguito poi l’esecuzione del collettivo musicale, Zide Guqin Studio, che si è esibito in una suggestiva performance di musica popolare cinese. Con l’esecuzione di un brano originario della dinastia Ming, gli artisti hanno interpretato e ridato vita allo spirito umanistico degli antichi letterati cinesi, che al loro tempo impararono a conoscere la bellezza dell’universo e della natura osservando le montagne e i torrenti.

Il giovane tenore veneziano, Riccardo Gatto, ha brillantemente eseguito brani selezionati dei maestri Puccini e Verdi. Il concerto si è concluso con un magico duetto tra il soprano cinese, Huang Ying, e il tenore italiano Gatto, che a lungo hanno fatto riecheggiare le loro magnifiche voci nella sala centrale dello Shanghai Museum, in una magistrale esecuzione del brano Brindisi della Traviata di Verdi.

Protagonista indiscussa della mostra è sicuramente “La Scapiliata”, opera autografa di Leonardo proveniente dalla Galleria Nazionale di Parma (Complesso Monumentale della Pilotta). La mostra espone al Museo di Shanghai 11 opere originali di Leonardo da Vinci tratte dal Codice Atlantico, 4 opere di Boltraffio, Luini e Melzi, discepoli di Leonardo, tutte provenienti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Inoltre, due opere di Michelangelo, contemporaneo di Leonardo e ultima illustre figura del Rinascimento, sono giunte da Casa Buonarroti di Firenze. La collezione di origine italiana è affiancata da alcuni capolavori dello Shanghai Museum, di illustri artisti cinesi, quali Shen Zhou (1427−1509), Zhao Yong (c. 1289−1369), Tang Yin (1470–1523).

Il progetto espositivo è, inoltre, stato arricchito dalla sezione Leonardo: the Machine of Imagination ideata da Studio Azzurro, uno dei più rinomati collettivi italiani ed europei di ricerca artistica con i linguaggi delle nuove tecnologie, e prodotta dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana-Treccani. È questa, dunque, un’opera artistica contemporanea animata da una serie di installazioni (Osservazioni sulla natura, Città e Paesaggio, Tavolo anatomico e Pittura), in cui scenografia, videoarte e suoni concorrono inscindibilmente a sollecitare il potere dell’immaginazione di ogni visitatore.

Da questo accostamento fra opere italiane e cinesi, la mostra Who is Leonardo da Vinci? aspira intenzionalmente a creare un dialogo ideale fra due civiltà, che ricercano e fissano momentaneamente nell’opera di Leonardo e nell’espressione pittorica di alcuni artisti cinesi motivi comuni d’esperienza e raffigurazioni spesso ravvicinate, sebbene siano inconfutabilmente il riflesso di vite lontane o in altri e diversi mondi.

L’esposizione si pone l’obiettivo di presentare l’idea leonardesca di pittura come “vera scienzia”, privilegiato mezzo di indagine della natura, della realtà e dell’uomo. Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, ha descritto l’arte di Leonardo con queste parole:

“Il fine ultimo della speculazione di Leonardo è la pittura e, in essa, tutto il suo lavoro di studio trova origine e compimento, perché la pittura è la rivelazione più profonda e intima dell’uomo nel mondo e del suo legame con il mondo, consapevole di essere parte attiva dell’armonia dell’universo”. Un’idea questa non esclusiva dell’opera di Leonardo, ma ricorrente anche nell’arte cinese.

La mostra è stata curata da Massimo Bray, Francesco D’Arelli, Francesco Paolo Di Teodoro, Edoardo Villata e da Chu Xiaobo, Chu Xin, Ling Lizhong dello Shanghai Museum. L’allestimento è stato ideato da Aldo Cibic e Joseph Dejardin di Cibic Workshop.

Grazie alla collaborazione di ben quattro eccellenze museali- Shanghai Museum, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Complesso Monumentale della Pilotta, Casa Buonarroti– la mostra si presenta come un progetto che unisce arte, architettura, design e pittura.  La trama di questa esposizione allo Shanghai Museum, unica per idee e aspirazioni, come ha rimarcato Francesco D’Arelli:

“è quella di credere che nessun popolo o gruppo di popoli abbia mai avuto il monopolio della conoscenza o dei contributi ai saperi dell’esperienza e che i portati dell’investigazione umana siano reciprocamente riconosciuti e vicendevolmente onorati, seguendo così sempre e ovunque lo spirito di comunanza, che tende spontaneamente a unire piuttosto che a separare, a dividere e a contrapporre”.

Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura

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Who is Leonardo da Vinci? - Shanghai Museum

Who is Leonardo da Vinci? - Shanghai Museum

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