Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie.

Preferenzecookies

Intestazione navigazione sito

La scrittrice norvegese Tove Nilsen legge Natalia Ginzburg
Portale Della Lingua Italiana

La scrittrice norvegese Tove Nilsen legge Natalia Ginzburg

Categorie: Cultura e creatività -Editoria e Letteratura
L'incontro con l'autrice, Tove Nilsen, costituisce il terzo appuntamento della serie "Autori norvegesi leggono libri italiani".
libri tradotti Natalia Ginzburg

L’ Istituto Italiano di Cultura di Oslo, lo scorso 30 ottobre, ha organizzato l’evento “Il mio viaggio italiano. Tove Nilsen legge Natalia Ginzburg.”, parte del ciclo di incontri dal titolo “Autori norvegesi leggono libri italiani”, dedicato alla scoperta della letteratura italiana contemporanea attraverso lo sguardo di scrittori norvegesi. Si tratta di una serie di appuntamenti letterari, durante i quali affermati autori norvegesi, profondi conoscitori del mondo letterario italiano, guidano il pubblico norvegese alla (ri)scoperta di autori e libri italiani, presentandone storie e tematiche.

La serie di incontri è stata inaugurata il 2 febbraio, con l’evento “Un paio di occhiali- Hanne Ørstavik legge Anna Maria Ortese”. La Ørstavik, che vive a Milano e rappresenta una tra le voci letterarie più originali sulla scena letteraria norvegese, ha scelto di parlare della scrittrice Anna Maria Ortese ed in particolare del racconto “Un paio di occhiali”, tratto dal libro “Il mare non bagna Napoli”, selezionato per la forza evocativa delle descrizioni di luoghi, situazioni e personaggi. Demian Vitanza è stato il secondo scrittore ad essere stato invitato all’IIC per leggere “L’amica geniale” di Elena Ferrante nell’incontro: “La lingua degli altri. Demian Vitanza legge Elena Ferrante”. Lo scrittore e drammaturgo italo-norvegese, famoso anche per i suoi lavori su temi di attualità, ha parlato dell’autrice italiana e approfondito tematiche che ritroviamo in molte opere della Ferrante, quali il ruolo delle donne in Italia, l’uso della lingua e del dialetto come elementi di caratterizzazione identitaria e culturale.

L’incontro con l’autrice, Tove Nilsen, costituisce quindi il terzo appuntamento della serie “Autori norvegesi leggono libri italiani”. Nella sua conferenza, intitolata “Il mio viaggio italiano”, ha parlato di Natalia Ginzburg, sua autrice italiana preferita, ed in particolare di “Lessico familiare”, per il quale ha curato la prefazione della pubblicazione in norvegese.

Tove Nilsen ha scritto a proposito dell’opera:

“Che gioia conoscere la famiglia italiana d Ginzburg e tutte le storie dei bambini e dei nipoti, dei nonni e bisnonni, zii e zie, amici e celebrità – tutti i disaccordi, le discussioni, litigi e piaceri. Leggere questo romanzo è come essere invitati a una festa dalla quale non vorresti mai partire. E nel contempo si riflette su come l’autrice sia riuscita a raccontare così affettuosamente e con tanta leggerezza e humor su un’epoca oscurata dal fascismo e nazismo. Forse dipende dalla comprensione e dalla conoscenza di Ginzburg come lei stessa la formula, che un autore non deve mai mettere da parte il suo materiale ma anzi, deve sempre dare il meglio di sé e condividere le proprie conoscenze. È una comprensione che vorrei condividere”.

La scelta della Nilsen è in linea con una nuova tendenza letteraria norvegese. Da qualche anno, infatti, si è potuto notare in Norvegia un rinnovato interesse per la letteratura italiana del Novecento, che ha portato a tradurre nuovi autori e titoli. Tra questi, spicca appunto Natalia Ginzburg (1916-1991), scrittrice, drammaturga, traduttrice e politica italiana. Nel 2021 è stata ristampata la traduzione in lingua norvegese di “Piccole virtù”- “De små dyder”, tradotto da Agnete Vossgård, con una prefazione della scrittirce inglese Rachel Cusk. Nello stesso anno la scrittrice Astrid Nordang ha tradotto, per la prima volta, “Lessico Famigliare”- “Familieleksikon”, per il quale ha vinto Kritikerprisen for beste oversettelse 2021(Premio della critica per la Migliore Traduzione). Tra le più recenti traduzioni della Ginzburg, si cita anche “È stato così” – “Det tørre hjertet”, per la prima volta in lingua norvegese sempre ad opera della Nordang. L’incontro del 9 novembre, che si è tenuto presso l’Istituto Italiano di cultura a Oslo, ha concluso questo appassionante e seguito ciclo di appuntamenti.

Considerata una delle più brillanti scrittrici norvegesi e sensibile alle tematiche femminili e al mondo giovanile nei suoi esordi, Tove Nilsen rimane un’attenta osservatrice delle trasformazioni sociali del suo tempo, come emerge dalla decina di romanzi pubblicati successivamente. E’ soprattutto l’esuberanza dello stile e la felicità del raccontare, che le hanno valso il successo e i riconoscimenti che la critica le ha più volte attribuito. “La fame dell’occhio”, con cui ha fatto la sua prima apparizione nel panorama italiano, è tra le opere più rappresentative. Ha ottenuto il Premio Riksmål 1993 e la prestigiosa nomina al Premio del Consiglio Nordico.

Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Oslo

Gallery

Ti potrebbe interessare anche...

Naviga tra gli articoli