La “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” è la rassegna tematica annuale dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani di qualità, promossa dalla tutta la rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici ICE all’estero, attraverso attività che sostengono le esportazioni, l’internazionalizzazione e i flussi turistici in entrata. Sono oltre 9.200 le iniziative realizzate in tale contesto dal 2016 ad oggi in più di cento Paesi, che hanno incluso seminari di approfondimento sulla dieta mediterranea, incontri con operatori economici di settore, formazione e classi dimostrative, incontri con chef.
L’edizione di quest’anno, che si è tenuta dal 13 al 19 novembre, è ripartita dalle radici della nostra tradizione, cogliendo la ricorrenza del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, padre della cucina domestica italiana, per proporre un focus sul rapporto essenziale, che lega il patrimonio gastronomico italiano ai suoi territori d’origine. Il collegamento con Artusi, ribadito nel titolo “Saperi e Sapori delle terre italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi”, ha inteso valorizzare la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie dei territori italiani, oltre che la salubrità e sostenibilità dell’intera filiera, caratteristiche che sono alla base della Dieta mediterranea, di cui si è celebrato quest’anno il decimo anniversario dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Il progetto, ideato e coordinato dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, è stato sviluppato all’interno di un gruppo di lavoro che ha coinvolto istituzioni centrali, enti territoriali, attori pubblici e privati, filiere produttive e mondo accademico-scientifico.
Nell’ambito dell’VIII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, tutti gli Istituti Italiani di Cultura si sono impegnati nel presentare eventi di vario genere agli italiani all’estero, tra cui:
- l’Istituto italiano di cultura di Parigi ha avuto il piacere di ospitare tre repliche dello spettacolo “Teatro da mangiare?” il 15, 16 e 17 novembre scorsi. Concepito nel 2000 nella cucina della casa delle Ariette, Teatro da mangiare?, di Paola Berselli e Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, è soprattutto un’esperienza e una pratica quotidiana, dove arte, vita e lavoro coincidono e convivono, invitando il pubblico a mangiare davvero le cose che il Teatro delle Ariette coltiva nella sua azienda agricola, al Castello di Serravalle, nel territorio della Valsamoggia (Bologna). Così, seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, le Ariette hanno raccontato la loro singolare esperienza di contadini-attori: dieci anni di vita in campagna e di teatro fatto fuori dai teatri.
- l’Ambasciata d’Italia a Sofia, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Agenzia ITA, ha organizzato una serie di eventi per questa edizione. L’Ambasciatrice d’Italia a Sofia, Giuseppina Zarra, ha ospitato nella sua Residenza una cena di gala che ha avuto come protagonista lo chef Luca Malacrida, attuale capitano della squadra Nazionale dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani, il quale ha poi tenuto successivamente una lezione di cucina italiana, con i ragazzi del centro diurno per persone con disabilità “Sveta Marina” di Sofia.
- L‘Ambasciata d’Italia ad Hanoi ha aperto la SCIM 2023 con una conferenza stampa e una cena, organizzati dall’Ambasciatore d’Italia, Marco della Seta, e per l’occasione, un consorzio di ristoranti italiani selezionati ad Hanoi ha preparato un menù speciale basato sul tema della Settimana della Cucina. Inoltre, sono state promosse altre attività per promuovere i prodotti italiani e una due giorni di degustazione di vini italiani, in collaborazione con alcuni dei più importanti distributori di vino in Vietnam.
- L’Istituto Italiano di Cultura di Washington ha tenuto la conferenza “Cooking with Caterina”, in cui la chef italiana Rita Monastero e la dottoressa Leah Redmond Chang hanno presentato Caterina de’ Medici, sia in termini di importanza per la gastronomia italiana e francese, sia come figura politica dell’epoca. Durante la serata, i relatori hanno definito i parallelismi tra la cucina italiana e quella francese, mettendo in evidenza i piatti amati dalla regina italiana, così come venivano preparati dai suoi cuochi. Inoltre, in collaborazione con la Cookology Culinary School, sono stati organizzati tre incontri di cucina della serie “Masterclass with Italian Chef Rita Monastero”. Ogni masterclass è stata ospitata presso la Cookology Culinary School, ad Arlington, in Virginia, ed ha offerto ai partecipanti l’opportunità di cucinare tre diverse specialità culinarie italiane. Anche queste ricette sono state ispirate dalla nobildonna italiana e regina francese Caterina de’ Medici.
