In occasione della tournée olandese dell’orchestra Accademia Bizantina e, in particolare, della presentazione dell’opera Agrippina di Georg Friedrich Händel al Teatro dell’Opera di Amsterdam, l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, con il supporto di Regione Emilia-Romagna e ATER Fondazione, ha organizzato lo scorso 22 gennaio la serata “Agrippina e il viaggio di Händel in Italia”.
Nel corso dell’evento, il Maestro Ottavio Dantone, Direttore artistico dell’Accademia, e il Maestro Alessandro Tampieri, Primo violino, insieme a un cast di fama internazionale, e con la regia di Barrie Kosky, hanno offerto al pubblico racconti e pezzi musicali su questa straordinaria opera.
L’orchestra Accademia Bizantina è impegnata in una tournée, iniziata in Belgio il 12 gennaio, che si svolge prevalentemente nei Paesi Bassi, ad Amsterdam e in altre città, per concludersi con una tappa in Francia, a Parigi, il 30 gennaio.
Agrippina contiene alcune delle arie più celebri di G.F. Händel e, già all’epoca della sua creazione (1709), riscosse grandissimo successo.
“Quest’opera ha sensualità e potenza, gli ingredienti più emozionanti che si possano desiderare da un’opera”, afferma il regista Barrie Kosky.
Le prime recensioni parlano di “sonorità eleganti, a volte mesmerizzanti”, definendo “una festa di per sé” il modo in cui la partitura di Händel è stata eseguita dai quasi trenta membri di Accademia Bizantina.
Agrippina
La vicenda ruota attorno alle arti manipolatorie della protagonista Agrippina, moglie dell’imperatore Claudio, e madre di Nerone. Ambiziosa, Agrippina desidera assicurare il trono a suo figlio. Per raggiungere questo obiettivo, intesse una rete di inganni e intrighi.
Nel primo atto, Agrippina apprende della presunta morte di Claudio, a causa di una violenta tempesta. Questo la spinge a cercare di consolidare il potere per suo figlio Nerone, innamorato della bella Poppea. Nel frattempo però anche Ottone arde per lei, mentre giunge notizia che Claudio è sopravvissuto ai terribili flutti.
Nel secondo atto, Agrippina manipola ulteriormente gli eventi in un intricato scambio di affetti, promesse di matrimonio e di successioni al trono. Poppea è confusa nei sentimenti e Agrippina sfrutta la situazione a proprio vantaggio. Si sviluppano situazioni drammatiche ma anche lievi, mentre i personaggi si intrecciano in un complesso gioco di relazioni.
Il terzo atto vede l’esposizione di tutti gli inganni e la rivelazione delle manipolazioni di Agrippina. Quest’ultima però riesce a far apparire i propri raggiri come atti di devozione verso il consorte. L’opera si conclude con un finale tumultuoso, che sottolinea il tema della corruzione e dell’inganno politico.
Händel compose Agrippina al termine di un soggiorno triennale in Italia. La prima esecuzione si tenne a Venezia il 26 dicembre 1709 nel Teatro San Giovanni Grisostomo, con la direzione dello stesso compositore e la partecipazione di Margherita Durastanti, Diamante Maria Scarabelli, Valeriano Pellegrini, Francesca Vanini-Boschi, Antonio Francesco Carli e Giuseppe Maria Boschi, ottenendo un successo immediato. Seguirono 27 repliche consecutive, un risultato straordinario per l’epoca, e l’opera fu il primo vero grande capolavoro del giovane Händel, che stava per compiere venticinque anni .
La trama del libretto, scritto dal cardinale Vincenzo Grimani, è arricchita da una serie di personaggi intriganti che cercano di ingannarsi a vicenda, e ricca di colpi di scena.
Händel si rivela maestro nel dipingere le emozioni e i conflitti di ciascun personaggio. Agrippina, con le sue tematiche di ambizione, inganno e politica, offre una panoramica affascinante della società romana, ancora oggi attuale.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam
