L’editoria italiana si è presentata quest’anno alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, svoltasi dal 18 al 22 settembre, con circa 137 espositori, di questi 63 ospitati nello Spazio Italia, lo stand collettivo italiano organizzato da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con AIE e inaugurato dall’ambasciatore italiano in Germania Armando Varricchio.
La Fiera ha rappresentato per l’Italia un giro d’affari che ha sfiorato i 3,4 miliardi di euro, dato in linea rispetto ai massimi raggiunti nel post-pandemia e che conferma l’Italia come quarta industria editoriale europea. La vendita di diritti di traduzione di opere italiane all’estero si è attestata infatti nel 2022 appena sotto gli 8.000 contratti (7.889).
Come ha sottolineato l’Ambasciatore Varricchio:
“La partecipazione dell’Italia alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte come Ospite d’Onore ci dà l’occasione di raccontare l’Italia e la ricchezza e vitalità della nostra cultura, pagina per pagina, in un vivace dialogo con gli amici tedeschi, aperto e rivolto al futuro. L’elevato numero di case editrici partecipanti all’edizione 2023 riflette il grande desiderio che c’è in Italia e in Germania di approfondire sempre di più i legami e la conoscenza reciproca.”
Durante la Fiera del libro di Francoforte, la Slovenia ha celebrato la sua letteratura e cultura come Ospite d’Onore per cinque giorni, sia nel quartiere fieristico che nella città di Francoforte. Nel pomeriggio dell’ultimo giorno di Fiera, la Slovenia, con il tradizionale passaggio di testimone, ha ceduto il ruolo all’Italia, che sarà Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024 (16-20 ottobre 2024). Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Katja Stergar, Direttrice dell’Agenzia slovena del libro (JAK), e Mauro Mazza, Commissario Straordinario del Governo italiano, nonché lo scrittore sloveno Dušan Jelinčič e la scrittrice italiana Ilaria Tuti. A completare l’evento, il contributo musicale della celebre violinista italiana Francesca Dego. Con il passaggio del testimone, la letteratura e la cultura italiana tornano ora al centro dell’attenzione.
Il Commissario Mauro Mazza ha detto a proposito del passaggio del ruolo di Ospite d’Onore dalla Slovenia all’Italia:
“Tra i nostri due Paesi esiste una vicinanza geografica che diventa anche culturale, pur nella bellezza delle rispettive diversità. Quest’evento ci ha offerto l’occasione di celebrare il valore della prossimità nel nome della cultura.”
Nel corso della prossima edizione, quella del 2024, in qualità di Paese Ospite d’Onore, l’Italia presenterà quindi la sua letteratura e cultura attraverso il motto “Radici nel futuro”, un’occasione da non perdere per raccontare quanto è cambiato rispetto a 36 anni fa.