Una retrospettiva unica e inedita che ripercorre oltre 30 anni del cinema senegalese, a partire dagli anni Sessanta e fino agli anni Ottanta, attraverso le immagini ritrovate nelle bobine dell’Archivio audiovisivo e dell’Informazione del Ministero della Cultura e Comunicazione del Senegal.
L’esposizione è una coproduzione tra la Direzione della Cinematografia del Ministero della Cultura senegalese (DCI), l’Associazione culturale Atelier MamiWata e l’Istituto Francese, in collaborazione con Goethe Institut, Istituto Italiano di Cultura di Dakar e Museo Theodore Monod dell’IFAN. L’iniziativa fa parte delle attività parallele del progetto globale di recupero e restauro della Cineteca Nazionale Senegalese.
Il progetto, iniziato nel 2019 per sottolineare la necessità e l’urgenza di un intervento rapido per salvare il patrimonio audiovisivo del Senegal, rientra nelle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale del Paese e ha permesso di integrare il materiale cinematografico già digitalizzato, grazie alla collaborazione della Cineteca di Tolosa.
La produzione della mostra ha infatti consentito la digitalizzazione di oltre 350 negativi sui 130.000 custoditi presso la Cineteca Nazionale Senegalese e che verranno digitalizzati e restaurati nei prossimi anni, così come il resto del materiale audiovisivo contenuto nell’ archivio.
Il progetto verrà presentato all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar l’11 giugno 2021, in una conferenza-evento che vedrà la partecipazione di Baba Diop (giornalista), Gianluca Farinelli e Cecilia Cenciarelli (Cineteca di Bologna), Marco Lena (Associazione MamiWata). Durante la serata verrà inoltre presentato “L’ubriaco” (1961), primo film di Ababacar Samb Makharam, pioniere del cinema senegalese.
Tutti i dettagli della mostra e dell’evento su iicdakar.esteri.it.
L’immagine di copertina è un negativo ritrovato durante la fase di recupero del fondo cinematografico e fotografico (febbraio 2020). Nella foto, i registi Sembene Ousmane, Paulin Soumanou Vieyra, Ababacar Sarr Makharam e George Caristan. Il 27 aprile 1966 viene conferito al Senegal il premio che il Comune di Roma mise in palio per lo stato africano che maggiormente si sarebbe distinto nella produzione cinematografica. Il premio fu consegnato dall’allora Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Zagari.