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Nicola Piovani per la prima volta a Belgrado con "La musica è pericolosa”
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Nicola Piovani per la prima volta a Belgrado con “La musica è pericolosa”

Categorie: Cultura e creatività -Musica e spettacolo
Il premio Oscar si esibisce con il suo sestetto per la prima volta davanti al pubblico della capitale serba in uno spettacolo da non perdere.
Il M° Nicola Piovani. Fonte Spoleto web - Wikicommons
Il M° Nicola Piovani. Fonte Spoleto web – Wikicommons

L’Ambasciata d’Italia a Belgrado e l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma e la Fondazione Ilija M. Kolarac presentano il 26 maggio il concertato “La musica è pericolosa” di Nicola Piovani.

Nicola Piovani, celebre pianista, direttore d’orchestra, tra i più apprezzati compositori italiani per il cinema e il teatro, ne “La musica è pericolosa” si esibirà al pianoforte e dirigerà il suo sestetto formato da Marina Cesari, sassofono e clarinetto, Pasquale Filastò, violoncello e chitarra, Pietro Pompei, batteria e percussioni, Marco Loddo, contrabbasso, e Sergio Colicchio, tastiere e fisarmonica.

Gran parte dell’attività di Nicola Piovani è dedicata al cinema e al teatro. Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” e “Storia di un impiegato”.

Ha collaborato con i maggiori registi italiani e stranieri, tra cui Fellini, che si è rivolto al musicista per i suoi ultimi tre film, Benigni, Bellocchio, Monicelli, Tornatore, Dušan Makavejev, Bigas Luna, John Irvin, Philippe Lioret, Luis Sepulveda e tanti altri. Con la colonna sonora de “La vita è bella” di Roberto Benigni, vince il premio Oscar nel 1999. Riceve inoltre nel corso degli anni tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’or, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante.

“La musica è pericolosa – Concertato” è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena – pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica. A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione.

Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.

Maggiori informazioni su: http://lnx.nicolapiovani.it/Piovani/index.php/it/ , http://www.kolarac.rs/ e iicbelgrado.esteri.it.

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